Uganda. Leader dell’opposizione Bobi Wine arrestato a pochi mesi dalle elezioni

di Giacomo Dolzani –

La polizia ugandese ha arrestato oggi l’ex cantante e leader dell’opposizione Bobi Wine (nome d’arte di Robert Kyagulanyi), fatto avvenuto a poche ore dal rilascio dell’autorizzazione da parte della commissione elettorale a presentarsi come candidato alle elezioni presidenziali.
Joel Senyonyi , portavoce del National Unity Platform, il partito di Wine, ha raccontato all’emittente panaraba Al Jazeera che la polizia ha sfondato con un martello il finestrino dell’auto su cui viaggiava il politico e, dopo averlo trascinato fuori a forza, lo ha caricato in un furgone che è poi partito a tutta velocità.
L’arresto, che in realtà somiglia più a un rapimento, è avvenuto durante uno dei tanti scontri che si stanno verificando tra i sostenitori dell’opposizione è le forze dell’ordine, proteste che si stanno intensificando con l’approssimarsi delle elezioni del prossimo gennaio.
Wine, presentandosi come l’uomo del cambiamento, ha infatti affermato che, con il suo movimento, metterà fine ai 34 anni di governo dell’attuale presidente, il 76enne Yoweri Museveni, raccogliendo un largo sostegno tra le fasce più giovani della popolazione. Nonostante Museveni abbia minacciato chiunque tenti di turbare l’ordine pubblico, la corruzione del sistema politico e le condizioni di povertà in cui versa buona parte della popolazione ugandese hanno comunque favorito lo scoppio di scontri con la polizia; l’arresto di Wine sembra però una mossa dell’attuale presidente per liberarsi di un avversario pericoloso e le violenze di strada un pretesto per giustificare la decisione.