Libia: Gentiloni incassa l’appoggio dei sauditi al governo al-Serraj

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gentiloni con al-jubeirIl ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si è recato in Arabia Saudita, a Gedda, dove ha incontrato il collega Adel al-Jubeir e il vice-principe ereditario Mohammad bin Salman, il quale è stato incaricato dal padre di studiare riforme per l’ammodernamento sociale del paese.
Nell’occasione si è parlato di Libia, nella cui crisi l’Italia sta investendo innanzitutto risorse diplomatiche a sostegno del governo di unità nazionale promosso dagli inviati dell’Onu prima Bernardino Leon ed oggi Martin Kobler: al-Jubeir ha fatto sapere a Gentiloni che “In Libia noi diamo sostegno al governo di unità nazionale libico”, facendo intendere di aver cessato l’appoggio al governo “di Tobruk”, guidato da Abdullah al-Thinni.
“Stiamo cercando – ha detto il ministro – con i nostri partner, l’Italia in particolare, di condurre tutte le parti libiche ad una visione comune, sosteniamo il governo al-Serraj, auspichiamo e stiamo lavorando affinché ottenga la fiducia del Parlamento di Tobruk, vogliamo che la Libia sia in grado di costruire un nuovo governo sotto cui unificare le forze di sicurezza per combattere il terrorismo”.
Gentiloni ha incassato anche la fiducia per la politica italiana di re Salman, come lo stesso numero uno della Farnesina ha riferito: ”Il re considera l’Italia un paese della regione e ha quindi insistito sulla necessità di contribuire insieme alla stabilità del Mediterraneo, del Nordafrica e in particolare della Libia”, ha spiegato, aggiungendo che “Abbiamo sempre apprezzato il ruolo di Riad nell’impegno della comunità internazionale e dell’Italia per risolvere la crisi libica nelle diverse conferenze che abbiamo organizzato. Abbiamo confermato il nostro impegno comune per sostenere l’attuale governo libico e allargarne quanto possibile la legittimità e la base di consenso: c’è un impegno comune contro il terrorismo e questa visita rafforzerà questo impegno”.