Usa. Kushner declassato, non potrà accedere ai file top secret

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Si complica, almeno sul piano amministrativo, la posizione del genero di Donald Trump, Jared Kushner, consigliere del presidente, dopo che il suo ruolo è stato declassato con l’impedimento all’accesso dei file top secret.
Il caso è legato al Russiagate, che vede Kushner indagato per i suoi contatti con l’ex consigliere Michael Flynn, da subito silurato per aver promesso (in cambio di cosa?) all’ambasciatore russo a Washington Sergey I. Kislyak l’eliminazione delle sanzioni al suo paese, ma anche per i capitali attratti dalla sua azienda immobiliare, la Kushner Companies, provenienti dalla Russia e dalla Cina.
Rifacendosi a fonti ufficiali della Casa Bianca, diversi media tuttavia ritengono che il declassamento del genero di Trump in realtà riguardi aspetti tecnici, dal momento che la cosa è avvenuta anche per altri esponenti dell’amministrazione Usa in quanto titolari di permessi provvisori che dovranno essere riconvalidati.
Tuttavia il Washington Post ha riportato di materiale di intelligence che indica alcuni esponenti di paesi stranieri, fra cui Cina, Israele, Messico e Emirati Arabi Uniti, aver discusso del modo per manipolare Kushner, ritenuto evidentemente essere un anello debole della sicurezza Usa, magari facendo pressione sulle sue difficoltà finanziarie.
Inoltre già in passato erano state espresse nel circolo ella Casa Bianca preoccupazioni circa la fragilità della figura di Jared Kushner, ed in particolare il consigliere di Trump per la sicurezza nazionale, il generale Herbert Raymond McMaster, aveva riferito di contatti presi da Kushner in modo diretto, senza il suo coordinamento.