Usa. La Corte suprema salva ancora una volta l’Obamacare

di Manuel Giannantonio

ObamaBarack Obama sembra aver vinto il suo personalissimo braccio di ferro con i conservatori sulla questione della copertura assicurativa sanitaria nazionale.
La Corte suprema degli Stati Uniti ha infatti confermato la legalità della riforma sanitaria del presidente democratico, una decisione che di fatto assicura la copertura sanitaria per 6,4 milioni di cittadini e ha permesso al 44mo presidente di tirare un sospiro di sollievo.
Il programma sanitario voluto da Obama fa sì che i cittadini statunitensi senza la copertura sanitaria da parte dei loro datori di lavoro e i lavoratori autonomi possano sottoscrivere l’assicurazione ad un prezzo sostenibile attraverso sussidi e contributi fiscali, cosa che permette anche alle classi economiche più basse di vedersi garantite le cure.
Rimane quindi in vigore la contestata (da parte dei conservatori) “Obamacare”, che ha già permesso a più di 10,2 milioni di americani di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria. La cifra comprende gli 8,7 milioni che ricevono 272 dollari dal governo federale attraverso i singoli stati per pagare l’assicurazione sanitaria.
Esprimendosi a nome della maggioranza della Corte suprema il giudice John Roberts ha spiegato la sua decisione invocando lo spirito stesso della legge. Si è così opposto a chi sosteneva che l’aiuto fiscale previsto per l’Obamacare sarebbe dovuto essere offerto solamente agli americani che sottoscrivono un’assicurazione attraverso “un mercato stabilito dallo Stato”.
“Il Congresso ha adottato l’Affordable Care Act per migliorare i mercati dell’assistenza sanitaria, non per distruggerli, dobbiamo interpretare la legge di conseguenza”, ha affermato Roberts, il quale, nonostante sia un conservatore, ha così contribuito a salvare per la seconda volta l’Obamacare.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Barak Obama: “Questa legge funziona e continuerà a funzionare”, ha affermato.