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Il presidente Usa Donald Trump ha intenzione di chiedere alla Danimarca di vendere la Groenlandia, cosa di cui ne avrebbe parlato coi suoi chiedendo di approntare uno specifico studio.
Lo ha reso noto il Wall Street Journal, il quale adduce fra le motivazioni le importanti risorse minerarie ed energetiche nonché la posizione geostrategica, tanto che fin dalla Seconda Guerra Mondiale l’ampio territorio ospita basi e stazioni metereologiche Usa.
La Groenlandia fa parte del territorio danese ma, in base ad accordi legati all’autonomia, non dell’Unione Europea: si estende su 2.166.086 kmq, e conta solo 56mila abitanti che costano alla corona un sussidio di 457 milioni di euro, il quale rappresenta il 30% del Pil dell’isola. Denaro che Trump vede come una perdita per il piccolo stato della Danimarca, da qui l’idea di proporre alla regina Margarethe, che incontrerà il 2 settembre a Copenhagen, una propria offerta di acquisto.
Va notato che sono in corso trattative fra la Danimarca e la Groenlandia, guidata dal premier Kim Kielsen, per l’indipendenza, ma difficilmente Copenhagen vorrà perdere la sua contea.
Già nel 1946 il presidente Usa Harry Truman aveva proposto alla Danimarca di comprare l’isola per 100 milioni di dollari, ma la sua offerta venne rifiutata.
L’ex premier danese ed oggi capo dell’opposizione Lars Lokke Rasmussen ha definito le indiscrezioni di Trump come un “pesce d’aprile fuori stagione”.
