Uzbekistan. Conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare 2023

di Adkhamjon Janobiddinov

L’Uzbekistan ospita fino ad oggi un’importante conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare, con il sostegno dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Questa conferenza, avviata dal presidente Shavkat Mirziyoyev, riunisce ministri, diplomatici e rappresentanti di oltre 30 paesi, insieme a organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie e gruppi scientifici.
Alla conferenza partecipano personalità di rilievo, come Qu Dongyu, direttore generale della FAO, Khusrav Noziri, segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione economica, Shri Janesh Kain, vice segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, Yerlan Baidaulet, direttore generale dell’Organizzazione islamica per la sicurezza alimentare, e Jamshid Khodjayev, vice primo ministro dell’Uzbekistan.
Aziz Voitov, ministro dell’Agricoltura dell’Uzbekistan, ha evidenziato le pressanti sfide globali del degrado del territorio, della scarsità d’acqua, della pandemia e dell’instabilità geopolitica. Ha sottolineato che, in mezzo a queste sfide, la questione della sicurezza alimentare sta diventando sempre più importante.
Viorel Gutu, coordinatore subregionale della FAO per l’Asia centrale, ha osservato che questa conferenza favorisce una maggiore collaborazione tra la FAO e l’Uzbekistan. Serve anche come piattaforma per discutere le sfide e le soluzioni per i sistemi agroalimentari globali, in particolare in Asia centrale e nei paesi senza sbocco sul mare.
La conferenza si tiene presso il complesso Silk Road di Samarcanda e si concentra sugli sforzi per raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 2, Fame Zero. Questo obiettivo mira a garantire l’accesso universale a cibo sicuro e nutriente e a sradicare tutte le forme di malnutrizione entro il 2030. L’agenda della conferenza comprende discussioni su come il mondo può lavorare insieme per affrontare queste questioni cruciali e raggiungere Fame Zero, sottolineando l’importanza della sicurezza alimentare su scala globale.
Sono presenti delegati di organizzazioni internazionali e di oltre 30 paesi tra cui Corea del Sud, Ungheria e Kazakistan.