Venezuela. Con la guerra in Ucraina Maduro ha nuove prospettive per un ruolo tra Mosca e Washington

di Alberto Galvi

Nelle ultime settimane il leader venezuelano Maduro ha attenuato il suo sostegno al presidente russo Vladimir Putin, chiedendo il dialogo tra Russia e Ucraina. Il conflitto tra questi due paesi ha senza dubbio aperto una finestra di opportunità per Maduro e il suo governo. Putin si trova in una situazione piuttosto complicata e non di facile soluzione a breve termine.
Gli Stati Uniti hanno imposto pesanti sanzioni petrolifere al Venezuela, da quando il leader dell’opposizione Juan Guaidó sfidò nel 2019 Maduro e ottenne il riconoscimento internazionale come presidente ad interim. Un anno dopo Washington ha risposto con sanzioni contro la compagnia petrolifera russa Rosneft per aver ignorato il veto sulle transazioni con la PDVSA (Petróleos de Venezuela, S.A.).
La Casa Bianca ha dovuto ribadire il suo sostegno a Juan Guaidó e chiarire che il riavvicinamento con il Venezuela non implica il riconoscimento a Maduro come presidente, e il paese, nonostante abbia visto una possibilità di avvicinamento con Washington, non ha preso contemporaneamente le distanze da Mosca. Il governo di Maduro e di Putin continuano i loro legami nei settori turistico e finanziario.
L’incontro dei primi giorni di marzo tra i rappresentanti dell’amministrazione Joe Biden e Nicolás Maduro ha sorpreso tutti. Gli Stati Uniti sono tra quella sessantina di paesi che riconoscono Guaidó come presidente ad interim del Venezuela, avendo rifiutato la rielezione di Maduro nel 2018.
Dopo l’incontro con i rappresentanti degli Stati Uniti, il governo venezuelano ha aperto ai negoziati con i partiti di opposizione venezuelani, interrotti nel 2021 in risposta all’estradizione dell’uomo d’affari colombiano Álex Saab.
La crisi provocata dall’invasione russa dell’Ucraina ha dato la possibilità al governo bolivariano di cercare di migliorare la propria posizione nei confronti di Washington, che sarebbe infatti disposta a rivedere la sua politica di sanzioni nei confronti del Venezuela se i colloqui tra il governo di Maduro e l’opposizione andassero avanti.
Caracas è stata messa alle strette dalle sanzioni economiche di Washington e dalle accuse di violazione dei diritti umani. Il Venezuela sta cercando di diventare il nuovo fornitore energetico di Stati Uniti e Regno Unito, che vietano le esportazioni russe di petrolio e gas a causa del conflitto in Ucraina. Uno dei temi discussi con Maduro è stata la possibilità che il Venezuela si impossessi del mercato che era rifornito dalla Russia e che torni ad essere il fornitore di greggio degli Stati Uniti.
Un altro argomento discusso che aiuterebbe a ridurre l’isolamento del paese sudamericano dalla comunità internazionale è stata la ripresa dei voli tra gli Stati Uniti e il Venezuela. Questo è accaduto con la riattivazione dei voli charter tra Russia e Venezuela, che è avvenuta con la partecipazione della compagnia aerea venezuelana Conviasa, alla quale gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni nel 2020.
Il ritorno alle relazioni commerciali potrebbe avvenire attraverso la revoca delle sanzioni o il rilascio di licenze speciali per consentire a società statunitensi come la Chevron di riprendere le operazioni in quattro giacimenti petroliferi in Venezuela.
Il leader venezuelano cerca ancora di ottenere un notevole miglioramento economico per il suo paese da qui al 2024 per assicurarsi la candidatura per i partiti chavisti alle elezioni presidenziali.