Venezuela. In preparazione una legge per rivendicare la regione di Essequibo

di Alberto Galvi

In seguito alla vittoria referendaria, il governo di Caracas sta preparando una legge per rivendicare la regione di Essequibo, attualmente parte della Guyana. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha chiesto un disegno di legge per creare la provincia di “Guyana Esequiba” e ha ordinato alle aziende venezuelane di prepararsi a entrare immediatamente nel territorio. La mossa ha intensificato le tensioni sul territorio, conteso ricco di petrolio.
Maduro concederà licenze per l’esplorazione e lo sfruttamento di petrolio, gas e miniere in tutta l’area dell’Essequibo. Inoltre ha chiesto che entro tre mesi le aziende della Guyana che lavorano nel territorio se ne vadano. Il presidente della Guyana Irfaan Ali ha respinto le misure, minacciando di portare il caso al UNSC (Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite).
Da decenni il Venezuela rivendica la regione di Essequibo, sostenendo che il fiume Essequibo a est della regione costituisce un confine naturale, storicamente riconosciuto come tale. Gli ultimi sforzi del Venezuela per conquistare il territorio sono iniziati nel 2015, quando ExxonMobil ha annunciato di aver trovato petrolio in quantità elevata al largo della costa di Essequibo.
Il risultato del referendum è arrivato dopo che la ICJ (Corte internazionale di giustizia) ha messo in guardia il Venezuela dall’intraprendere qualsiasi azione che potrebbe alterare lo status quo nella regione.
Nel caso in cui il Venezuela tentasse di imporre il risultato del referendum, la Guyana invocherà gli articoli 41 e 42 della Carta delle Nazioni Unite e chiederà al Consiglio di sicurezza di intervenire.