Bruxelles mette dazi sui prodotti Usa. Terrà l’Unione Europea quando Trump vorrà trattare con i singoli paesi?

di Enrico Oliari

Come sta accadendo con la Cina, per cui sono stati introdotti negli Usa dazi per 50 miliardi sulle merci in arrivo e adottate da parte di Pechino le relative contromisure, anche l’Unione Europea si prepara alla guerra commerciale ed ha confezionato un pacchetto di contro-dazi per un valore di 2,8 miliardi che entra in vigore oggi.
Fallite infatti le trattative con la delegazione statunitense ed imposti dal presidente Usa Donald Trump dazi del 25% sull’importazione di acciaio e del 10% su quella dell’alluminio dall’Unione Europea, la Commissione ha steso un elenco di prodotti provenienti dagli Usa che andranno incontro a tassazione del 25%. Tra questi i jeans Levi’s, le motociclette Harley Davidson, il burro d’arachidi, il succo di mirtillo, tabacco e sigarette, il bourbon, il whisky, le magliette di cotone, le motociclette sopra i 500 cm3 di cilindrata, imbarcazioni e yacht, motori per barche, canoe e via dicendo, fino ad arrivare a lavorati e semilavorati di acciaio e alluminio.
Trump, che continua a sostenere che ammonta ad 820 miliardi lo squilibrio complessivo della bilancia commerciale a danno degli Usa, ha lasciato intendere prima di lasciare il G7 che si è tenuto nei giorni scorsi in Canada che un’eventuale guerra commerciale con l’altra sponda dell’Atlantico potrebbe colpire l’importazione di auto, oggi ha parlato di dazi del 20% in caso di mancata rimozione dei di dazi introdotti, un danno per i paesi produttori europei come la Francia, la Germania e l’Italia. Ma già i dazi su alluminio e acciaio colpiscono seriamente l’economia italiana dal momento che il nostro paese è il secondo esportatore Ue negli Usa di prodotti finiti ed il quinto a livello globale, per cui l’impatto è potenzialmente stimato intorno allo 0,3 per cento per Pil.
Il commissario europeo al Commercio Ceciclia Malmstroem ha spiegato che “Non volevamo trovarci in questa posizione, ma la decisione unilaterale e ingiustificata degli Usa di imporre dazi su acciaio e alluminio all’Ue significa che non ci resta altra scelta”, è che “Il commercio internazionale, che abbiamo sviluppato negli anni insieme ai nostri partner americani non può essere violato senza una reazione da parte nostra. La nostra risposta è misurata, proporzionata e in linea con le regole del Wto. Inutile dire che se gli Usa rimuovono i loro dazi anche le nostre misure saranno rimosse”.
La controparte statunitense, Wilbur Ross, ha comunque detto che “si può continuare a trattare anche con i dazi”, ma l’impressione che si ha è quella che Trump voglia arrivare alla guerra commerciale per poi “rompere” l’unità europea ed avviare trattative e scambi commerciali con i singoli Stati. Sarà da vedere se riusciranno Bruxelles e le cancellerie europee a tenere insieme l’Unione nel momento in cui si presenterà un tale scossone.