Cecenia. Terrorismo: miliziani armati fino ai denti entrano in chiesa

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Un gruppo formato da quattro miliziani, la cui appartenenza ancora non è chiara, è entrato armato di dieci bottiglie molotov, un fucile a canne mozze, pistole, coltelli e accette nella chiesa ortodossa dell’Arcangelo Michele a Grozny, capitale della Cecenia, con il proposito di prendere ostaggi.
L’immediato intervento delle forze dell’ordine si è risolto con la neutralizzazione dei terroristi, ma tra le vittime vi sono anche due poliziotti e un parrocchiano.
Lo ha reso noto all’Interfax il presidente ceceno, Ramzan Kadyrov, il quale ha comunicato che “Sono stati uccisi tutti e quattro in un’operazione speciale lanciata immediatamente” dalla polizia.
Nello stato della Federazione Russa della Cecenia sono attivi gruppi secessionisti ed islamisti che si riconoscono nell’Emirato del Caucaso e che quindi sono parte dell’Isis: il capo militare delle forze armate dello Stato Islamico in Siria era il ceceno convertito all’Islam Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili, conosciuto come Abu omar al-Shishani (“Il Ceceno”), morto nel 2016, come pure erano ceceni o di origine cecena gli autori di alcuni attacchi terroristici avvenuto nell’Europa occidentale tra cui Khamzat Azimov, il 21enne che sabato 13 maggio armato di un coltello ha compiuto l’attacco terroristico rivendicato dall’Isis a Parigi, uccidendo un passante e ferendone quattro.