G7 Esteri. Siria: ‘la soluzione può essere solo politica’

di Enrico Oliari

Argomento centrale del G7 Esteri di Lucca è stata la crisi siriana, per cui si è tenuta anche una riunione straordinaria alla quale hanno preso parte, oltre ai ministri di Italia, Gb, Giappone, Canada, Germania, Usa e Francia, i loro colleghi di Turchia, Emirati arabi, Arabia Saudita, Giordania e Qatar.
Questi ultimi sono in realtà paesi che sostengono le opposizioni, per cui il capo della Farnesina, Angelino Afano, si è sentito ieri al telefono con il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif al quale ha espresso l’auspicio a che “l’Iran eserciti tutta la propria influenza sul regime siriano per evitare nuovi attacchi sui civili, eliminando completamente le armi chimiche ed assicurando il cessate il fuoco”. La nota del ministero italiano inoltre ha riportato che “i due ministri hanno convenuto di mantenersi in contatto per seguire gli sviluppi in Siria nel comune obiettivo di prevenire l’escalation delle violenze e rilanciare il processo politico per la stabilizzazione di quel Paese, anche alla luce degli esiti della riunione straordinaria” del G7 di Lucca.
E nella città toscana si è convenuto ancora una volta che la soluzione della crisi siriana può essere solo politica e che non può prescindere dal coinvolgimento della Russia.
Il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, ha insistito sulla necessità che venga escluso da ogni soluzione il presidente siriano Bashar al-Assad, sostenendo che “non c’è futuro, il suo potere è alla fine”. Gli ha fatto eco il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, per il quale “Non ci può essere una soluzione per la Siria con al-Assad al potere”, per quanto abbia ravvisato la necessità di interagire con la Russia, che invece è alleata di al-Assad,
Alfano si è detto dell’avviso che “A seguito dell’intervento statunitense si è aperta una finestra di opportunità per costruire una nuova condizione positiva per il processo politico in Siria, che noi riteniamo essere l’unica soluzione: non crediamo che la soluzione militare sia quella giusta”. Il ministro ha ricordato che nei prossimi giorni Tillerson si incontrerà a Mosca con il collega russo Sergei Lavrov, un appuntamento “molto importante”, che “crea una base veramente positiva, rafforzata dalla comune intenzione manifestata oggi da tutti i partecipanti” sulla necessità di non escludere la Russia.
In merito alla possibilità che gli Usa colpiscano nuovamente con raid basi siriane, il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel ha spiegato che “Rex Tillerson ha detto esplicitamente che stanno cercando una strada non violenta, non militare”.
Il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, ha spinto per incrementare le sanzioni alla Russia, ma Alfano ha precisato che “in questo momento non vi è un consenso per altre nuove sanzioni come strumento efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati in Siria”. Sul tema “ci sono sensibilità diverse; Johnson ha posto la questione, ma le sanzioni vanno considerate uno strumento per arrivare ad un obiettivo”.
I ministri degli Esteri del G7 sono, oltre alla Pesc Federica Mogherini, Sigmar Gabriel (Germania), Angelino Alfano (Italia, presidente di turno), Rex Tillerson (Usa), Chrystia Freeland (Canada), Jean-Marc Ayrault (Francia), Boris Johnson (Gb) e Fumio Kishida (Giappone).

Nella seconda foto: i ministri visitano il memoriale di Sant’Anna di Stazzena.