Gerusalemme. Pence alla Knesset per ribadire che Gerusalemme è capitale di Israele

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Il vicepresidente Usa Mike Pence si è recato in visita in Israele nel quadro di un tour diplomatico che lo ha visto prima in Egitto e a seguito in Giordania. Pence, che non è stato ricevuto dai palestinesi a seguito della decisione dell’amministrazione Usa di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele, è intervenuto alla Knesset, il parlamento, dove poco prima del suo intervento i deputati arabi hanno protestato con urla e cartelli per poi essere espulsi dall’aula.
All’assemblea Pence ha ribadito la decisione di trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, “che è la capitale d’Israele, e come tale il presidente Trump ha dato indicazioni al dipartimento di Stato di iniziare immediatamente i preparativi per spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. La rappresentanza diplomatica aprirà prima della fine del prossimo anno”.
Il vicepresidente Usa ha quindi chiesto all’Autorità nazionale palestinese di tornare al tavolo delle trattative, poiché “La pace può arrivare solo attraverso il dialogo”.
L’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) ha bollato il discorso di Pence come un “regalo agli estremisti”, e diversamente non potrebbe essere dal momento che la prima a non volere il dialogo e a ricorrere a iniziative forzate come il riconoscimento di Gerusalemme capitale è proprio l’amministrazione Trump.
Nel frattempo il leader dell’Anp, Abu Mazen, si è recato a Bruxelles, perché l’Unione Europea tutta riconosca lo Stato di Palestina.