Kurdistan Irq. Riaperti gli aeroporti dopo la crisi del referendum indipendentista

Notizie Geopolitiche

A seguito della proclamazione dell’Indipendenza del Kurdistan Irq. del 25 settembre, ritenuto incostituzionale dalla Corte suprema, si era innescata un’escalation tra l’esercito di Baghdad e i Peshmerga curdi, con scontri specialmente nelle zone ad ovest di Kirkuk. I Peshmerga si erano quindi ritirati anche a seguito di fratture interne, ma nei giorni delle tensioni Turchia, Iran e Iraq, paesi confinanti, avevano chiuso lo spazio aereo sulla Regione autonoma, obbligando quale unica via per raggiungere Erbil e Sulaymaniyah l’aeroporto di Baghdad.
Oggi si è appreso che le linee aeree verranno presto riattivate e gli aeroporti riportati alla loro normale funzione: lo ha reso noto con un comunicato Rezan Kader, Alto rappresentante del Kurdistan Irq. in Italia, nella cui nota si legge che “desidero comunicare che, grazie all’intensa attività diplomatica del presidente del Consiglio dei ministri del Kgr Nechirvan Barzani e alla sua volontà rappacificatrice con il governo centrale dell’Iraq, il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, ha finalmente firmato il decreto per la riapertura degli aeroporti internazionali della Regione del Kurdistan, Erbil e Sulaymaniyah, prevista per il 21 marzo prossimo, in coincidenza con il capodanno curdo Nawroz. L’apertura dello spazio aereo curdo segna un importante progresso verso la normalizzazione dei rapporti tra Baghdad ed Erbil ed un enorme successo della leadership curda che auspica alla riconciliazione e al ripristino della pace e stabilità nell’area”.