Libia. Attaccata l’abitazione del ministro della Difesa. Condanna di al-Serraj

di Vanessa Tomassini

Alcune nostre fonti ci hanno riferito che nella notte tra giovedì e venerdì alcuni uomini hanno attaccato l’abitazione del ministro della difesa, al-Mihdí al-Barghati, nel distretto di Janzour. Come dalle foto che abbiamo ricevuto dallo stesso ministro, con il quale siamo in contatto per seguire gli sviluppi, si vedono i danni causati all’abitazione da colpi di mortagli e alcune armi rudimentali. Fortunatamente il ministro e la sua famiglia stanno bene e non ci sono stati feriti.
Immediata la risposta del Consiglio presidenziale del Governo di Accordo nazionale rappresentato da Fayez al-Serraj, che anche se sembrerebbe aver deposto il ministro di recente, ha dichiarato di condannare fortemente l’attacco e di voler perseguire i responsabili dell’aggressione, rivolgendosi ad al-Barghati con il titolo di Ministro senza far cenno alla sospensione.
Il ministro è nato a Bengasi e secondo alcune fonti aperte ha combattuto nella guerra civile libica contro le forze di Muammar Gheddafi, essendo tra i primi ufficiali a unirsi ai ribelli. Nel 2014 è entrato a far parte dell’Operazione Dignità del generale Khalifa Haftar contro gli islamisti al Congresso Nazionale Generale e ha comandato la 204 Brigata dei carri armati. Secondo quanto riferito, è diventato un ufficiale popolare nelle forze armate libiche per aver combattuto personalmente in prima linea contro le milizie di Daesh ed al-Qaeda a Sirte e Bengasi. La sua nomina come ministro della Difesa da parte di al-Serraj nel dicembre 2016 avrebbe attirato contro di lui l’inimicizia del generale del Libyan National Army, Khalifa Haftar. Al-Barghathi è, secondo fonti militari, un alleato di Ibrahim Jadhran, capo delle Guardie della Petroleum Facilities e rivale dello stesso cirenaico.