Libia. Membro del Consiglio presidenziale si dimette, ’50 uomini armati sotto casa’

'al Serraj? E' vittima delle milizie'

di Vanessa Tomassini –

Che il governo di Tripoli sia ostaggio delle milizie è cosa risaputa, ma assume una rilevanza totalmente diversa se a dirlo è un membro del Consiglio presidenziale dello stesso governo. E’ successo martedì sera in un talk show politico in diretta sulla TV al-Adath, vicina al parlamento orientale e palesemente pro-Haftar, quando Fathi Majbari, rappresentante della regione orientale e vice di Fayez al-Serraj, ha spiegato la sua auto sospensione dal Governo sostenuto dalla comunità internazionale.
“Ciò che accade a Tripoli è una commedia, un gioco” ha rivelato Majbari, aggiungendo che “tre settimane fa, alle 4,30 del mattino, la mia abitazione a Tripoli è stata attaccata da 50 uomini armati che hanno ferito le guardie di sicurezza. Mi volevano uccidere”. Il membro del Consiglio di Tripoli sarebbe riuscito a scappare a Tunisi per poi tornare a Bengasi, dove ha voluto comunicare ai libici il suo disagio di fronte a sette rappresentanti della Camera di Tobruk che hanno partecipato alla diretta televisiva.
Majbari ha detto di essere stato vittima di minacce ed intimidazioni da parte di gruppi armati, da quanto il presidente al-Serraj gli aveva chiesto di occuparsi di riforme economiche. Majbri ha detto che il “cartello delle milizie armate di Tripoli domina la situazione della sicurezza” nella capitale libica, ostacolando qualsiasi possibilità di una Guardia presidenziale indipendente, ostaggio anch’essa di questi gruppi armati.
Il vicepremier ha confermato le voci di un assalto alla guardia che si occupa di proteggere il Consiglio presidenziale, che in una notte è stata derubata di tutti i suoi mezzi. Majbari ha accusato al-Serraj di fingere di poter prendere decisioni, ma che in realtà “sono influenzate da queste milizie”. Il membro del Consiglio ha infine invitato tutti i ministri e i rappresentanti del Governo di Accordo Nazionale a dimettersi, affinché questa “farsa” possa terminare.