Nigeria. Msf, ‘Portare aiuto prima delle piogge nello Stato di Borno’

di Francesca Mapelli e Sara Maresca * –

MAIDUGURI. Le équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) stanno incrementando le attività di assistenza nello Stato di Borno, in Nigeria, in previsione della stagione delle piogge, che vedrà un aumento dei bisogni medici e umanitari in aree difficilmente raggiungibili della regione.
Nei prossimi mesi, infatti, le campagne si trasformeranno in paludi fangose e le strade scompariranno sotto l’acqua, rendendo molte località impossibili da raggiungere. La remota città di Rann diventerà di fatto un’isola e le circa 40.000 persone residenti o sfollate che vivono nell’area resteranno prive di assistenza, a meno che non venga predisposta in anticipo.
La stagione delle piogge coincide con il picco della malaria e tassi di malnutrizione elevati. Anticipando i rischi, MSF sta allestendo una clinica mobile per portare supporto medico e umanitario a Rann, Banki e Damasak nei prossimi mesi. I membri delle équipe effettueranno consultazioni mediche, forniranno trattamenti preventivi per la malaria, distribuiranno zanzariere e sapone, e lavoreranno per migliorare le condizioni igienico-sanitarie. Inoltre, visiteranno e tratteranno i bambini per la malnutrizione.
“L’insicurezza e le sfide logistiche rendono difficile fornire assistenza in questi luoghi, ma stiamo lavorando sodo per rafforzare la nostra azione adesso, prima che arrivino le piogge” afferma il dottor Moussa Sow, capoprogetto MSF per le équipe mobili nella stagione delle piogge. “Qui ci sono anche persone sfollate e molte sono state vittime di violenze. Le nostre équipe faranno tutto il possibile perché non soffrano né muoiano di malattie che si possono prevenire.”
Un’équipe mobile ha già predisposto le forniture mediche e logistiche e ora sta avviando le attività. I membri dell’équipe si alterneranno in tre località per tutta la stagione delle piogge. Una seconda équipe mobile questa settimana sta distribuendo trattamenti per prevenire la malaria a Bama, si prepara per fare lo stesso a Dikwa, e risponderà al possibile aumento di casi di malaria nei prossimi mesi.
Le condizioni di vita nell’area sono già precarie e gli sfollati dipenderanno dalla continuità della distribuzione di cibo per evitare la malnutrizione. Le piogge intense possono anche portare a epidemie di malattie trasmesse via acqua come il colera e MSF ha definito un piano di preparazione all’emergenza in alcune parti della regione, compresa la capitale Maiduguri. In alcune zone è stata dichiarata un’epidemia di Epatite E, MSF gestisce la risposta medica a Ngala.
Il rischio di epidemie sarà più alto se gli affollati campi per sfollati si allagheranno e se ci sarà un accesso insufficiente all’acqua e ai servizi igienici. Quando MSF ha iniziato a fornire assistenza a Rann, a gennaio, era disponibile solo un litro di acqua al giorno a persona, ben al di sotto degli standard di emergenza. MSF e le altre organizzazioni hanno lavorato per aumentare la fornitura di acqua e consentire alle persone di avere accesso a circa 10-15 litri di acqua al giorno a persona.
Tuttavia, MSF teme che il numero insufficiente di latrine possa favorire l’insorgere di epidemie. A Rann si stima che ogni latrina venga condivisa da 279 persone. In base agli standard sanitari minimi, una latrina dovrebbe essere usata da un massimo di 20 persone.

* Ufficio Stampa di Medici Senza Frontiere