Siria. Aerei Usa attaccano militari filo-governativi

di Enrico Oliari –

Caccia Usa hanno colpito per la prima in Siria militari e miliziani filo-governativi uccidendone almeno un centinaio. L’iniziativa Usa, che va palesemente contro il diritto internazionale (ma ormai in Siria è una prassi), sarebbe stata determinata dall’attacco che i miliziani avrebbero rivolto contro uno dei quartier generali delle Forze democratiche siriane, le Sdf, sigla che raccoglie i curdi dell’Ypg, milizie sciite, milizie sunnite anti-Isis, gruppi cristiani e laici. Alla base dell’azione contro i filogovernativi vi sarebbe stato il loro tentativo di prendere il controllo di un pozzo di petrolio nella zona di Deir Ezzor, fino a poco fa in mano all’Isis, e per fare ciò avrebbero superato di 8 chilometri la linea di de-escalation sul fiume Eufrate. Un comunicato Usa riporta che l’intervento è avvenuto “In difesa della coalizione e delle forze alleate, per cui abbiamo condotto raid contro le forze che le hanno attaccate al fine di respingere l’aggressione contro i partner impegnati nella missione contro l’Isis”.
A dire il vero proprio l’area di Deir Ezzor, a ridosso del confine iracheno, aveva visto battaglie epiche dei governativi contro l’Isis ancora quando le Sdf e i loro alleati statunitensi erano ben lontani, e nella città resisteva eroicamente un’enclave di militari riforniti per via aerea. Inoltre c’è da segnalare, nel groviglio di intenti, alleanze e contraddizioni che caratterizza il conflitto siriano, che le milizie curde del’Ypg (principale forza dell’Sdf) sono in questi giorni sotto attacco dai turchi ad Afrin, alleati degli Usa e membri Nato.