Siria. Khan Sheikhun: Damasco pronta a sospendereper le indagini sull’uso delle armi chimiche

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Le autorità siriane continuano a dirsi estranee all’eccidio con i gas di Khan Sheikhun del 4 aprile, quando morirono 87 persone di cui 31 bambini. Azione che poi portò il presidente Usa Donald Trump ad ordinare un controverso attacco con 59 missili alla base aerea di al-Shayrat, da dove sarebbero decollati gli aerei del raid con i gas.
La posizione siriana, come quella russa, è che gli aerei abbiano colpito un deposito di armi chimiche sprigionando di conseguenza il gas sarin, estremamente volatile.
In realtà la cosa sarebbe potuta essere possibile dal momento che a Khan Sheikhun, nella provincia di Idlib, vi sono le milizie di al-Qaeda ritiratesi, come da accordi, con armi e bagagli da Aleppo a seguito della conquista della città da parte dei regolari.
Proprio ad Aleppo il 30 ottobre i ribelli salafiti ed i qaedisti erano riscorsi al gas sarin contro i militari, nel tentativo di sfondare nella parte occidentale della città.
Il ministero della Difesa di Mosca ha comunicato oggi che le forze siriane si sono dichiarate disponibili a sospendere ogni ostilità su Khan Sheikhun al fine di “garantire la sicurezza di una missione di esperti” per indagare su come si sono svolti i fatti.
Si noti che l’attacco di Donald Trump (in realtà un avvertimento per la Corea del Nord), ha avuto luogo al netto di ogni indagine, bensì si è appoggiato solo sui rapporti del servizi segreti israeliani, il cui atteggiamento ostile verso il governo di Bashar al-Assad è risaputo.
“I nostri colleghi siriani – continua la nota del ministero della Difesa russo – hanno anche confermato la loro volontà di garantire le condizioni di sicurezza necessarie per il lavoro di una missione speciale di esperti nella base di al-Shayrat”, da dove sarebbe partito l’attacco e dove, stando alle accuse dell’occidente, dovrebbero esservi tracce di gas sharin.
Incontrando la Pesc Federica Mogherini, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov espresso l’auspicio che “l’Oiac (Organizzazione internazionale interdizione armi chimiche) mandi alla fine i propri esperti a Khan Sheikhun e alla base aerea e che tutto sia trasparente”.