Tibet. Monaco si dà fuoco per l’occupazione cinese, salvato

di Enrico Oliari –

Ancora un caso di un monaco tibetano che si dà fuoco per protestare contro l’occupazione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese. Come hanno informato Free Tibet, centro di monitoraggio della situazione dei diritti civili in Tibet, e Radio Free Asia, il drammatico fatto è avvenuto sabato mattina in una pubblica piazza nella città di Kardze, nella regione del Sichuan.
Sono frequenti gesti estremi del genere, tanto che dal 2009 vi sono state 147 vittime; in questo caso la persona che ha tentato di immolarsi è stata salvata dalle forze di sicurezza e portata in ospedale per le cure; ha riportato gravi ustioni su gran parte del corpo.
In marzo a immolarsi contro il dominio cinese sul Tibet e per il ritorno del Dalai Lama è stato un giovane agricoltore tibetano di 24 anni: si chiamava Pema Gyaltsen ed il fatto è avvenuto a Nyarong (provincia di Kham), vicino al monastero di Tsoka, nella regione cinese del Sichuan.
Diventato indipendente nel 1911, il Tibet è stato annesso dalla Cina nel 1950.