Turchia. Intensi bombardamenti sulle postazioni del Pkk

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Turchia curdi casa distruttaContinuano nella Turchia orientale i bombardamenti dell’esercito turco contro il Pkk, dopo la rottura della tregua ad opera di Ankara di un anno fa: gli aerei turchi hanno colpito dieci postazioni dei curdi del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan), di cui quattro a Cukurca, nella provincia di Hakkari nei pressi della frontiera con l’Iraq, e sei a Mont Tendurek, tra le province di Agri e Van.
La rappresaglia è seguita agli scontri tra i miliziani del Pkk e i militari di poche ore prima, fatti in cui sarebbero morti 22 soldati.
Le autorità di Ankara ritengono che nei bombardamenti siano morti un centinaio di miliziani curdi, e l’agenzia Dogan ha riferito che la maggior parte dei ribelli curdi si sono ritirati nel nord dell’Iraq.
Nel corso dei mesi i bombardamenti di città e villaggi del Kurdistan turco hanno comportato un alto numero di vittime civili.
Nel luglio 2015 il presidente Recep Tayyp Erdogan ordinò di colpire il Pkk a seguito dell’attentato di Suruc, che comportò la morte di 34 persone; in realtà l’attacco fu portato a termine dall’Isis, mentre molti osservatori hanno identificato la rottura della tregua con i curdi con la necessità di Erdogan di mostrare forza e sicurezza in occasione della tornata elettorale.