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Rifacendosi a regole stabilite nel 2004 la Commissione europea ha stangato oggi Facebook “ai sensi del regolamento sulle concentrazioni” con una multa di 110 milioni di euro per aver collegato nel 2014 i numeri di telefono degli utenti in modo automatico alla chat Whatsapp, di cui ne è diventato proprietario. Nonostante le rassicurazioni offerte dal colosso di Mark Zuckerberg, i tecnici di Facebook hanno proseguito nell’accomunare gli account, per cui gli utenti si sono trovati automaticamente iscritti a Whatsapp, senza aver consentito all’operazione.
La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager ha parlato di “un chiaro segnale alle società che devono rispettare le regole Ue, incluso l’obbligo di fornire informazioni corrette”, ed ha fatto notare che la multa sarebbe potuta arrivare all’1 per cento del fatturato in Europa, ovvero 250 milioni, ma la cifra stabilita è stata ritenuta “proporzionata” al caso.
Pochi giorni fa era stata l’Antitrust italiana a sanzionare Facebook con 3 milioni di euro in quanto gli utenti erano portati a credere che senza l’accettazione delle nuove condizioni sulla condivisione dei dati sarebbe stato impossibile proseguire l’utilizzo dell’applicazione.
