Usa. Nuovi problemi per Trump, Stormy Daniels, ‘mi disse sarebbe un peccato se accadesse qualcosa a sua madre’

di Vanessa Tomassini

Stormy Daniels, la stella del cinema hard americano, sostiene di aver fatto sesso con Donald Trump nel 2006. Fino a qui non ci sarebbe nulla di nuovo se non fosse che la vicenda ha dei contorni dal tono a dir poco agghiaccianti. Durante l’attesissima intervista con Aderson Cooper, durante il notiziario della CBS, 60 minutes, la Daniels, il cui vero nome è Stephanie Clifford, ha raccontato non solo di un incontro bollente, “consenziente anche se non le piaceva”, ma anche di essere stata minacciata in un parcheggio di Las Vegas nel 2011 da un uomo dopo aver tentato di rendere pubblica la storia. “Lascia stare Trump” le avrebbe detto. La porno attrice ha sottolineato di non essere riuscita a identificare l’uomo tuttavia ha raccontato dettagliatamente quell’incontro: “Stavo andando in palestra, quando quell’uomo si è avvicinato e guardando mia figlia disse: è una bella bambina, sarebbe un peccato se accadesse qualcosa a sua madre. E poi se n’era andato”. Questa accusa porta la controversia tra il presidente e la porno star a un livello completamente nuovo. Non si tratta più di una relazione sessuale per cui i legali del Tycoon avevano raggiunto con la Daniels un accordo di non divulgazione solo alcuni giorni prima delle elezioni presidenziali del 2016. Per l’accordo la porno attrice aveva ricevuto ben 130mila dollari in cambio del silenzio. A tal proposito l’attrice ha confessato di aver accettato il “contratto bavaglio” perché preoccupata per la sua sicurezza e quella sella sua famiglia. Poi, nel gennaio 2018, dopo che il Wall Street Journal aveva rivelato l’esistenza dell’accordo di non divulgazione, la Daniels firmò un altro documento che negava che qualsiasi affare aveva avuto luogo, cosa che oggi viene descritta come una bugia. L’avvocato dell’attrice, Michael Avenatti, ha confermato nel corso della trasmissione che la velata minaccia che sarebbe stata fatta contro la sua cliente nel 2011 è stata efficacemente ripetuta con la presentazione di una causa, all’inizio di questo mese, dal team legale di Trump che rivendica 20 milioni di dollari ed un’altra penale di 1 milione per ogni ulteriore violazione del contratto di non divulgazione. Secondo l’avvocato la causa rappresenta una chiara forma di intimidazione: “Tu minacci qualcuno con una causa da $ 20 milioni, è una tattica da criminale, non è diverso da quello che è successo nel parcheggio di Las Vegas”. Fino ad ora nessuna reazione da parte della Casa Bianca, tuttavia le immagini parlano da sole: Trump è tornato da solo, senza Melania, dopo aver trascorso il fine settimana nel suo resort di Palm Beach, Mar-a-Lago. L’amministrazione ha annunciato che la first lady ha trascorso la settimana in Florida con il figlio Barron, “come è tradizione per le vacanze di primavera”, una scusa che non ha convinto proprio nessuno.