Afghanistan. Attentati l’aeroporto: l’Isis fa almeno 170 morti

di Mohamed Ben Abdallah

Resta tesissima la situazione a Kabul, dove nel pomeriggio di ieri due attentatori suicidi hanno colpito nei pressi dell’aeroporto di Kabul, preso in questi giorni d’assalto da quanti cercano di lasciare il paese. Il bilancio delle vittime è elevatissimo, almeno 170 morti e 150 feriti, e a colpire è stato l’Isis del Khorasan, che ha rivendicato l’azione terroristica.
Uno degli attentatori si è fatto esplodere presso l’hotel Baron, situato all’entrata dell’aeroporto e che ospita normalmente militari e giornalisti occidentali, in particolar modo britannici; tra le vittime anche 13 militari statunitensi del corpo dei Marines, e fonti dei talebani hanno reso noto della presenza di bambini tra le vittime. I talebani hanno riferito di non aver perso nessun miliziano. Testimoni hanno riferito che dopo la deflagrazione è seguita una sparatoria, un modus operandi tipico dell’Isis, e poco dopo si è registrata una seconda esplosione nei pressi di un punto d’accesso allo scalo aereo, per la precisione un canale di scarico dove in migliaia aspettano di ricevere il via libera all’imbarco.
Nelle aree colpite cumuli di cadaveri, feriti che invocano aiuto, soccorsi che con difficoltà sono riusciti a farsi largo fra la folla e la distruzione.
Da giorni la Cia e altre intelligence occidentali avvertivano dell’imminenza di un attacco terroristico ad opera dell’Isis, gruppo in lotta contro i talebani ed autore di innumerevoli attentati in Afghanistan, dove starebbe cercando di radicarsi al fine di espandere la sua azione nei paesi limitrofi. Inoltre l’Isis ha interesse a gettare il paese nel caos in questo delicatissimo momento al fine di esacerbare gli animi, soprattutto dei talebani. Il portavoce talebano Zabihullah Mujahid ha sottolineato che gli attacchi sono avvenuti in aree controllate dai militari Usa, mentre le intelligence hanno ribadito della possibilità di nuovi attacchi.
L’Onu ha convocato l’Assemblea di sicurezza, il presidente Usa Joe Biden ha dichiarato che “li prenderemo, ma dobbiamo dare ora priorità a riportare a casa i mille civili statunitensi ancora in Afghanistan e tutelare i 6mila militari in Afghanistan”.
Smentita invece la notizia di spari nella mattinata di ieri contro un c130J italiano in fase di decollo: si sarebbe trattato di una sventagliata di mitra in aria per disperdere la calca all’aeroporto.
Diversi paesi tra cui l’Italia hanno terminato con oggi l’evacuazione di civili, gli Usa concluderanno il 31 agosto.