Afghanistan. I membri dell’Alto Consiglio nominati dal presidente Ashraf Ghani

di Alberto Galvi

Il presidente afghano Ashraf Ghani ha rivelato i nomi dei membri nominati dell’Alto Consiglio per la riconciliazione nazionale del Paese, un organismo incaricato di condurre i negoziati di pace con i talebani. 
Secondo il decreto presidenziale emesso alla fine del 29 agosto quest’organo sarà composto da 46 membri e sarà guidato dal suo ex rivale dello scorso anno alle elezioni presidenziali, Abdullah Abdullah, che ora è al governo.
L’Alto Consiglio per la riconciliazione nazionale del Paese è composto da una serie di personalità politiche afghane inclusi ex funzionari ed attuali e nove rappresentanti donne, una delle quali è stata nominata vice di Abdullah. 
Ghani ha anche nominato l’ex presidente Hamid Karzai, i leader mujaheddin Mohammad Yunus Qanooni, Salahuddin Rabban, Abdul Rab Rasul Sayyaf, Gulbuddin Hekmatyar, Mohammad Karim Khalili, Mohammad Mohaqiq, Abdul Rashid Dostum e i jihadisti che hanno combattuto nelle diverse guerre afghane degli ultimi decenni.
L’Alto Consiglio per la riconciliazione nazionale supervisionerà una squadra di 21 membri di negoziatori nominata da Ghani a marzo per condurre i colloqui con i talebani.
I negoziatori dovrebbero recarsi nel Qatar, dove i talebani mantengono un ufficio politico per i colloqui tra le diverse fazioni afghane.
I colloqui fanno parte di un accordo raggiunto a febbraio tra i militanti afghani e gli Usa nel tentativo di porre fine a quasi 19 anni di guerra in Afghanistan. 
Tuttavia, l’istituzione dell’Alto Consiglio per la riconciliazione nazionale potrebbe non andare bene per i talebani.
Lo scorso 26 agosto i talebani hanno infatti annunciato di aver formato un nuovo dipartimento di 20 membri responsabili della loro rappresentanza sia nei colloqui tra le diverse fazioni afghane che in ulteriori negoziati con gli Usa.
La questione della liberazione dei prigionieri è una delle sfide più difficili da affrontare per le varie delegazioni che partecipano ai colloqui di pace.
Il governo di Kabul, che è stato riconosciuto dalla comunità internazionale, ha recentemente annullato la decisione di rilasciare gli ultimi 320 prigionieri talebani che detiene fino a quando gli insorti non liberano altri soldati catturati anche se il governo sembra irremovibile nel garantire la libertà ai soldati.
L’accordo tra gli Stati Uniti e i talebani ha invitato quest’ultimi a liberare 1.000 membri del governo e del personale militare che tengono prigionieri. Il governo ha già rilasciato 4.680 prigionieri talebani.
I membri del Consiglio per la riconciliazione nazionale sono per la gran maggioranza uomini e comprendono fazioni che sono state in guerra tra di loro per oltre 40 anni. Per questa ragione sarà difficile che persone che si sono combattute fino a ieri possano adesso mettersi d’accordo su come raggiungere la pace.