Afghanistan. Il ritiro degli Usa. Senza un piano per la pace

di Shors Surme

Sono passati esattamente 20 anni dagli attacchi dell’11 settembre di al-Qaeda contro gli Usa, pianificati e diretti dall’Afghanistan e che portarono la coalizione guidata da Washington alla guerra contro i talebani; al-Qaeda ed il potere dei talebano vennero rimossi.
Il costo di questo impegno militare e di sicurezza di 20 anni è stato altissimo, sia in vite umane che in mezzi di sussistenza e denaro. Oltre 2.300 militari statunitensi sono stati uccisi e più di 20mila feriti, con loro più di 450 britannici e numerosi altri militari di diverse nazionalità.
Sono tuttavia gli afgani ad aver sopportato il peso maggiore delle vittime, con oltre 60mila membri delle forze di sicurezza uccisi e quasi il doppio di civili.
Ora, dopo 20 anni gli americani e i britannici stanno lasciando l’Afghanistan. Alcune settimane fa il presidente Biden ha annunciato che i 3.500 militari verranno ritirati entro l’11 settembre prossimo. Invece il Regno Unito, che nel paese mediorientale ha 750 militari, la Georgia (860), l’Italia (890) e la Germania (1.300) hanno già hanno cominciato il rientro dei propri militari.
Facciamo solo un passo indietro, e consideriamo perché le forze occidentali sono intervenute è cosa si proponevano di fare. Per cinque anni, dal 1996 al 2001, un gruppo terroristico transnazionale chaimato al-Qaeda era stato in grado di stabilirsi in Afghanistan, guidato dal suo leader carismatico Osama Bin Laden. Ha allestito campi di addestramento per più di 20mila jihadisti provenienti di tutto il mondo.
Gli Stati Uniti, attraverso i sauditi, hanno cercato di convincere i talebani ad espellere i membri di al-Qaeda, ma loro si rifiutarono; solo dopo gli attacchi alle Torri Gemelle del 2001 la comunità internazionale chiese ufficialmente ai talebani di consegnare i responsabili, ma ancora una volta si rifiutarono. Così il mese successivo una forza anti-talebana di afgani, l’Alleanza del Nord, avanzò su Kabul supportata dalle forze statunitensi e britanniche, rovesceranno il regime dei talebani.
A dispetto della situazione sul terreno, Biden ha affermato che ordinare il ritiro “non è stata una decisione difficile, era assolutamente chiara” sostenendo gli Usa hanno raggiunto il loro obiettivo in Afghanistan 10 anni fa con l’uccisione di Osama bin Laden.
Il presidente forse si è dimenticato che il leader di al-Qaeda venne eliminato in Pakistan, nazione che ha sempre sostenuto i talebani e a cui prima Trump poi Biden ha chiesto, paradossalmente, di “fare di più per sostenere l’Afghanistan”.
La storia di ripete l’Afghanistan come l’Iraq, quando le forze dell’occidente, in primis gli Stati Uniti, sono entrate senza avere un piano per il dopo guerra e sono usciti senza un piano per la pace.