Alfano agli ambasciatori d’Italia nel sud-est asiatico: forte appoggio del Governo per rafforzare la collaborazione in un’area strategica

Farnesina –

“Avete il forte appoggio del governo che punta sulla nostra cooperazione in quella parte del mondo e che crede che l’Europa possa e debba fare di più”. Con queste parole il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, si è rivolto in video conferenza agli ambasciatori italiani in Sud-Est asiatico, in occasione della loro prima riunione d’area ASEAN.
“Una regione sempre più rilevante dal punto di vista geopolitico ed economico per l’Italia – ha affermato Alfano -, che conta 630 milioni di abitanti e comprende alcune delle economie più dinamiche al mondo, con tassi di crescita medi del 5%. Occorre una forte postura europea verso quei Paesi”, ha proseguito Alfano, esortando i nostri diplomatici a “lavorare per un salto di qualità nella regione. Da questo incontro deve prendere il via una riflessione strategica per dare nuovo slancio al Sistema Italia perché si presenti compatto in questa area, agevolando l’affermazione delle nostre aziende”.
Alfano ha quindi invitato gli ambasciatori a perseguire un rafforzamento della collaborazione anche sul fronte della lotta al terrorismo e all’estremismo violento, ambito in cui i Paesi ASEAN “costituiscono un tassello importante, in quanto impegnati a sviluppare modelli di società musulmane moderate che spesso sono bersaglio delle reti terroristiche”.
Il capo della Farnesina ha aggiunto che “la cooperazione con i Paesi ASEAN è un indirizzo politico effettivo del nostro Governo, connotato di importanza reale e non liturgica”, aggiungendo che esso “va perseguito anche a livello europeo per rafforzare il dialogo e la cooperazione regionale, in vista, per esempio, degli accordi di partenariato e libero scambio”.
A riprova dell’impegno italiano verso i Paesi dell’area, il ministro Alfano oggi pomeriggio incontrerà il Segretario agli Affari Esteri filippino Perfecto Yasay Jr., con cui firmerà un Memorandum che stabilisce un meccanismo di consultazioni bilaterali rafforzate tra i Ministeri degli Esteri.