Algeria. Il Parlamento europeo si occupa degli aiuti umanitari deviati per i profughi di Tindouf

di Belkassem Yassine

La Commissione per lo Sviluppo (DEVE) del Parlamento europeo si è ufficialmente occupata giovedì delle deviazioni degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni dei campi di Tindouf, in territorio algerino.
In occasione di un’audizione del commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, tenutasi al Parlamento europeo di Bruxelles, la Commissione DEVE ha seguito l’intervento dell’eurodeputata Dominique Bilde che ha denunciato la continua appropriazione indebita degli aiuti umanitari europei da parte del gruppo Polisario e ha chiesto un’indagine su tale frode.
L’europarlamentare ha denunciato che “Una parte dell’aiuto umanitario sarebbe venduta per acquistare armamenti, come carri armati e missili per il gruppo Polisario; il numero dei rifugiati sarebbe ampiamente sopravvalutato per raccogliere più sussidi; l’Algeria, che ha sempre rifiutato di effettuare un censimento dei rifugiati nonostante le ripetute richieste dell’ONU, riscuoterebbe una tassa del 5 per cento su tale aiuto; le persone sequestrate nei campi di Tindouf subiscono nel frattempo i peggiori abusi cui si aggiunge la crisi del coronavirus, sulla quale il Polisario mantiene omertà totale”.
L’eurodeputata ha inoltre osservato che “questo sistema è documentato dall’indagine dell’Office europeo di Lotta Anti Frode (OLAF) nel 2015”, chiedendosi “quando la Commissione europea avrà il coraggio di porre fine a questo scandalo e mettere finalmente lo Stato algerino di fronte alle sue responsabilità?”.
Ha anche affermato che “per quanto riguarda il numero dei beneficiari dell’aiuto umanitario spesso ci sono dubbi sulle cifre reali nelle zone in cui non è possibile accedere”. Infatti i campi di Tindouf costituiscono una zona di non legge in cui gli organismi e gli osservatori internazionali non possono accedere liberamente per effettuare il censimento delle popolazioni, che viene sistematicamente rifiutato dall’Algeria che ospita tali campi sul suo territorio.
Un blackout ha inoltre circondato la comunicazione sul numero di persone colpite o decedute dal coronavirus nei campi, in cui la situazione sanitaria è deplorevole.
Nelle ultime settimane, in particolare nel periodo della pandemia, è tornato in primo piano il caso dell’appropriazione indebita degli aiuti umanitari europei da parte del gruppo Polisario. Le indagini indipendenti e le testimonianze schiaccianti hanno confermato le preoccupazioni degli eurodeputati in merito al perseguimento di questa frode, nonostante le misure adottate dalla Commissione europea.
Senza assumersi la responsabilità davanti alla drammatica situazione della popolazione dei campi e nel contesto della crisi sanitaria, l’Algeria ha recentemente moltiplicato gli appelli rivolti ai donatori e agli organismi umanitari per fornire aiuti umanitari ai profughi sul proprio territorio.
L’eurodeputato Ilhan Kyuchyuk si è interessato a questa situazione chiedendosi come mai l’Algeria disponga di mezzi per acquistare armi per il Polisario e chieda aiuto alimentare per i profughi di Tindouf.
In una recente interrogazione scritta all’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica Estera e di Sicurezza, Josep Borrell, Kyuchyuk ha affermato che è noto che il Polisario è pesantemente armato e dispone di un budget importante per la manutenzione delle sue attrezzature militari e, allo stesso tempo, sfrutta costantemente la situazione umanitaria nei campi di Tindouf per chiedere aiuto alimentare; nonostante i numerosi appelli del Consiglio di sicurezza dell’ONU, l’Algeria ha rifiutato all’ACNUR di organizzare un censimento della popolazione dei campi di Tindouf.
Kyuchyuk ha chiesto all’Ue di prendere provvedimenti per monitorare gli aiuti umanitari inviati in questi campi e per garantire che il denaro dei contribuenti europei non sia sprecato.