Argentina. Elezioni primarie: il più votato è l’economista di estrema destra Javier Milei

di Alberto Galvi

L’economista di estrema destra Javier Milei ha avuto ieri il 30,5 per cento dei voti, emergendo come il più votato alle elezioni primarie in vista delle presidenziali di ottobre. L’affluenza alle urne è stata inferiore al 70 per cento, la più bassa per le elezioni primarie.
Il principale blocco di opposizione conservatore ha ottenuto solo il 28 per cento, mentre la coalizione peronista di centrosinistra al governo è arrivata al terzo posto con il 27 per cento. Il risultato è una sconfitta per la coalizione peronista di centrosinistra e per il principale blocco di opposizione conservatrice di Together for Change.
Il voto delle primarie è a tutti gli effetti una prova generale per le elezioni generali del 22 ottobre, dando una chiara indicazione su chi è il favorito per vincere la presidenza. Il malcontento per la situazione economica è diffuso in Argentina, e Milei ha in programma di sostituire il peso con il dollaro statunitense. La crisi economica ha lasciato molti argentini delusi dai principali partiti politici.
La coalizione di governo Union for the Homeland è finita al terzo posto. Come previsto, il ministro dell’Economia Sergio Massa è diventato il candidato alla presidenza della coalizione, sconfiggendo facilmente il candidato di sinistra Juan Grabois.