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Si tratta del più grande prestito concesso dal Fondo monetario internazionale (Fmi) di sempre: è stata infatti accolta la richiesta del presidente Mauricio Macrì di un maxi-prestito all’Argentina da 50 miliardi di dollari in tre anni al fine di rilanciare gli investimenti e “rafforzare l’economia a beneficio di tutti gli argentini”, come ha puntualizzato la direttrice del Fmi, Christine Lagarde.
Il prestito è stato concesso in tempi rapidi e ha ricevuto il via libera dell’ufficio tecnico del Fmi incaricato di studiare il piano di rientro del debito, ma Lagarde ha spiegato che “successivamente le autorità argentine tratteranno il prestito come precauzionale”. L’ex ministro dell’economia francese ha inoltre indicato la fondatezza dell’intenzione di Buenos Aires di “ridurre il deficit più rapidamente ritornando a un pareggio di bilancio primario entro il 2020” e non nel 2021, come si era ipotizzato in un primo momento. E’ stato inoltre considerato lo sforzo in atto volto alla riduzione del tasso di inflazione, attualmente al 28%.
Da canto suo il governo argentino ha garantito che non la Banca centrale avrà una propria indipendenza legale e soprattutto non finanzierà il deficit federale stampando a tal proposito moneta.
A Lagarde è inoltre stato garantito che nei tre anni di prestiti non verrà ridotta la spesa sociale.
