Armenia. Riconfermato Sargsyan. Fra le priorità il Nagorno Karabakh

di Ercolina Milanesi –

E’ stato riconfermato alla presidenza dell’Armenia Serz Sargsyan, membro del Partito Repubblicano e presidente uscente dell’ex repubblica sovietica, il quale ha saputo raccogliere quasi il 60% delle preferenze. A Sargsyan si ripropone quindi tra le priorità la soluzione del conflitto “congelato” con l’Azerbaijan per la regione autonoma del Nagorno Karabakh (Artsakh in lingua armena), la quale è in territorio azero, ma è popolata in maggioranza da armeni e da loro controllata. Nel 1991 questa regione ha proclamato la propria indipendenza e da decenni è al centro di una lotta le due nazioni contendenti, ma senza mai ottenere riconoscimento alcuno a livello internazionale. Il Nagorno Karabakh è un territorio montuoso che si estende per 4.400 chilometri quadrati, il 5% del territorio azero. La popolazione è di 145.000 abitanti e la capitale Stepanakert. Altra città importante è Shusha, nel sud del paese. Questa regione nel 1805 fu inglobata dall’impero russo e fu teatro di durissimi scontri durante la guerra civile, dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917. Sino al 1923 il Nagorno Karabakh faceva parte dell’Armenia, ma poi Stalin lo unì all’Azerbaigian con statuto di regione autonoma, origine del conflitto oggi ancora aperto. Il 10 dicembre del 1991 vi fu un referendum che sfociò in un plebiscito per l’indipendenza. Dal febbraio 1988 sino al 1994 si combatté tra azeri e armeni del Nagorno Karabakh, sostenuti da Ereyan, uno scontro che ebbe oltre 30.000 morti e centinaia di migliaia di rifugiati. Nel 1993 gli armeni recuperarono i villaggi sotto controllo azero e presero possesso della “ zona di sicurezza” tra il Nagorno e l’Armenia. Nel maggio del 1994 la vittoria armena portò al cessate il fuoco, ma i negoziati sotto l’egida del Gruppo di Minsk dell’Osce (Russia, Usa, Francia) non riuscirono ad arrivare ad un vero accordo di pace. Soltanto nel novembre del 2008 Ereyan e Baku firmarono una dichiarazione di soluzione pacifica che, però, non fermò del tutto gli scontri lungo la linea di contatto ed anche oggi vi sono episodi del genere, come l’uccisione da una parte e dall’altra ad opera di cecchini. Il Presidente e il Parlamento del Nagorno Karabakh vengono eletti ogni cinque anni. L’economia locale dipende in massima parte dall’Armenia, punto di partenza e approdo del 90%  dell’import e dell’export del Nagorno. La regione è molto povera e arretrata, con un bassissimo livello di produzione industriale.