Ue. Bilancio da 360 mld per 6 anni. Fra soddisfazioni e mal di pancia

di Guido Keller –

Ancora scintille, soddisfazioni e mal di pancia per il bilancio dell’Unione europea steso, dopo una riunione di 25 ore, all’insegna dell’austerità: entrerà in vigore il 1 luglio 2014 ed avrà una valenza di sei anni. Sul piatto 960 miliardi di euro, interesserà i 27 paesi membri dell’Unione ed è il frutto di una mediazione fra “rigoristi” (Germania, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Danimarca), che volevano un taglio drastico del bilancio, e i “sostenitori” di un’Europa forte (Francia, Italia, Spagna, Polonia).
I capitoli che compongono il bilancio sono la crescita (sostenibile ed inclusiva, 450,7 + 373,1 mld), la sicurezza e cittadinanza (16,6 mld), l’Europa globale (politica estera, 58,7 mld), l’amministrazione dell’apparato europeo (quasi 62 mld, per tre sedi del Parlamento ed i diversi uffici).
L’accordo è stato salutato come “buono per tutti i paesi e buono per l’Ue” dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, mentre per il presidente della Commissione Ue, José Barroso, “il risultato finale del negoziato sul bilancio riflette un’Europa a 27 che ha bisogno dell’unanimità per decidere”: per il capo della Commissione sarebbe stato auspicabile un bilancio “più ambizioso”.
Più deluso il capogruppo dei socialisti e dei democratici all’Europarlamento, Hannes Swoboda, secondo il quale “così com’é è inaccettabile, con queste cifre e con questa filosofia, farà di morire di fame l’Europa”, per cui servono “modifiche sostanziali” per avere l’ok dell’Aula