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Stando ai sondaggi in Australia oggi avrebbe dovuto vincere alle elezioni parlamentari il centrosinistra, ma il risultato uscito dalle urne ha assegnato alla coalizione conservatrice la maggioranza dei seggi, 74 contro 65, mentre 1 andrà ai verdi e 5 ad altri partiti minori.
Il premier uscente, Scott Morrison, ha affermato a caldo che “Ho sempre creduto nei miracoli e questa sera in Australia ne abbiamo realizzato uno”, mentre il leader dei laburisti, Bill Shorten, ha riconosciuto la sconfitta, ed ai sostenitori ha detto che “È chiaro che il partito laburista non sarà in grado di formare il prossimo governo”.
Una vittoria non scontata al punto che i ministri del suo gabinetto non sono scesi in campo per sostenerlo: Morrison ha puntato sull’elettorato meno giovane parlando di sanità e di stato sociale, in contrapposizione con le riforme promesse dai laburisti.
Morrison governava il paese dopo la crisi per la quale è stato messo in disparte il leader del partito, Malcolm Turnbull. Tra i suoi provvedimenti in politica estera, la decisione lo scorso dicembre di trasferire l’ambasciata australiana a Gerusalemme.
