Azerbaigian. L’Italia possibile partner nella fornitura di elettricità al Nagorno Karabakh

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La liberazione dei territori dell’Azerbaigian, dopo quasi tre decenni di occupazione armena, apre la strada non solo alla pace nella regione, ma anche ad un imponente processo di ricostruzione che le terre, devastate dall’occupazione, necessitano. L’Italia, partner principale in Europa dell’Azerbaigian, al quale è legata da un partenariato strategico che investe ogni settore, dalla politica, all’economia, alla cultura, può avere un ruolo di primo piano nei progetti che si svilupperanno nell’area e a tal proposito un primo segnale arriva dal settore della fornitura di elettricità ai territori di nuova liberazione dell’Azerbaigian.
La società italiana Ansaldo Energia e la più grande azienda produttrice di elettricità dell’Azerbaigian, Azerenergy, hanno discusso della cooperazione congiunta nella fornitura di elettricità ai territori liberati dell’Azerbaigian in una riunione tenutasi l’11 dicembre.
L’incontro aveva lo scopo di creare un nuovo tipo moderno di infrastruttura elettrica nei territori azerbaigiani liberati, ha affermato il capo di Azernergy Baba Rzayev, aggiungendo che la società collabora con una serie di giganti internazionali. “Per 30 anni, gli occupanti armeni hanno seriamente danneggiato intere infrastrutture, comprese le centrali elettriche in questi territori, che sono le antiche terre storiche dell’Azerbaigian. Ora non ci sono quasi infrastrutture energetiche in questi territori”, ha detto Rzayev. Rzayev ha informato i partecipanti sulle possibilità di cooperazione in una serie di progetti, tra cui la creazione di un gruppo di lavoro tra le società e l’ufficio di Ansaldo Energia a Baku. Inoltre le parti hanno discusso della realizzazione congiunta di piccoli progetti idroelettrici nei distretti di Kalbajar e Lachin, al fine di creare nuove capacità nei territori liberati, e della partecipazione di Ansaldo Energia alla costruzione e fornitura di sottostazioni ad alta tensione in questi territori. Inoltre sono stati discussi la collaborazione con Ansaldo Energia nel progetto di costruzione di una nuova centrale da 390 MW (a Sangachal vicino a Baku), l’applicazione di software e nuove tecnologie per migliorare la gestione del sistema di trasmissione di Azerenergy da parte dell’operatore e la creazione di un centro di formazione basato su apparecchiature Ansaldo Energia nel complesso di laboratori scientifici ed educativi di Azerenergy. Il direttore generale di Ansaldo Energia Giuseppe Marino ha molto apprezzato l’iniziativa di creare la sede di Ansaldo Energia a Baku, evidenziando come l’Italia sia tra i principali produttori di apparecchiature ad alta tecnologia per centrali elettriche.
Le prospettive di cooperazione tra Ansaldo Energia e Azerbaigian erano già state discusse in precedenza durante un incontro tra il vice ministro dell’Energia Elnur Soltanov, il presidente dell’Agenzia per la Regolazione dell’Energia Samir Akhundov, il consigliere del ministro dell’Energia Javid Abdullayev, il direttore generale di Ansaldo Energia Giuseppe Marino e una delegazione italiana che comprendeva l’ambasciatore italiano in Azerbaigian Augusto Massari.