Turchia. Sanzioni Usa per l’acquisto degli S-400

di Alberto Galvi

Gli Usa hanno imposto sanzioni alla Turchia, suo alleato della NATO (North Atlantic Treaty Organization), per l’acquisto di un sistema di difesa aerea russo, ponendo le basi per un ulteriore confronto tra le due nazioni in disaccordo da più di un anno per l’acquisizione da parte della Turchia del sistema di difesa missilistica S-400 russo, in quanto è incompatibile con la tecnologia NATO ed è una minaccia per l’Alleanza Atlantica.
La mossa è stata rapidamente condannata in Turchia e Russia. Gli Usa avevano già escluso la Turchia dal loro programma di caccia F-35 in quanto proprio gli S-400 sono stati pensati per abbattere gli aerei Nato. Le sanzioni colpiscono i beni negli Usa di Ismail Demir, presidente delle industrie della difesa e dell’agenzia di approvvigionamento militare turche e di altri tre alti funzionari, e ne vietano l’ingresso negli Usa. Nelle le sanzioni imposte ai turchi è stato incluso anche il divieto all’agenzia di esportare negli Usa la maggior parte delle sue licenze, dei suoi prestiti e dei suoi crediti.
Le sanzioni non erano ancora scattate in parte per via dei buoni rapporti personali tra presidente Donald Trump e il leader turco Recep Tayyip Erdogan, e in parte per dare il tempo ai funzionari turchi di riconsiderare la vicenda.
Per la prima volta in ottobre la Turchia ha testato il sistema di difesa missilistica, ottenendo una condanna dal Pentagono e critiche dal Congresso, che ha chiesto che le sanzioni fossero imposte ai sensi del CAATSA (Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act), che interessa le transazioni ritenute dannose per gli interessi degli Usa.
Ankara sostiene che il sistema russo è stato acquistato dopo che gli Usa si sono rifiutati di vendere missili Patriot di fabbricazione statunitense al governo turco, mentre la Grecia, anch’essa membro della NATO, utilizza missili S-300 di fabbricazione russa, sebbene non siano stati acquistati in modo diretto. Anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha condannato la decisione Usa.
Le sanzioni imposte in questi giorni alla Turchia da Trump sembrano più una mossa per mettere in difficoltà il neo presidente eletto Joe Biden, in quanto le sanzioni rappresentano un potenziale dilemma per l’amministrazione entrante, sebbene la squadra Biden si sia detta contraria all’uso dei missili russi da parte della Turchia in ambito NATO.