Azerbaigian. Mina armena uccide due giornalisti azeri e un rappresentante del governo

di Giacomo Dolzani –

Secondo quanto riferito da un comunicato diramato dal ministero degli Esteri dell’Azerbaigian tre persone sarebbero rimaste uccise e quattro ferite dall’esplosione di una mina anticarro nell’ovest del paese.
Vittima della deflagrazione è un veicolo su cui viaggiavano una troupe cinematografica e alcuni accompagnatori diretti verso il villaggio Susuzlug del distretto di Kalbajar, nei pressi del confine armeno; il fatto è accaduto la mattina del 4 giugno e secondo le prime notizie a rimanere uccisi sarebbero stati due giornalisti, l’operatore della Televisione dell’Azerbaigian Siraj Abishov e il corrispondente dell’agenzia di stampa statale azera Maharram Ibrahimov insieme al rappresentante del potere esecutivo del distretto di Kalbajar, Arif Aliyev.
Secondo il governo di Baku, dopo la sconfitta militare che ha obbligato le truppe armene ad abbandonare la regione del Nagorno-Karabakh e gli altri distretti azeri occupati, Erevan starebbe inviando numerosi sabotatori nei territori riconquistati dall’Azerbaigian per posizionare mine antiuomo e anticarro, al fine di impedire alla popolazione civile azera di tornare a vivere in quei luoghi.
Il governo di Baku ha commentato questo atto come “una grave violazione dei diritti umani, comprese le Convenzioni di Ginevra del 1949”, chiedendo alla comunità internazionale di “non chiudere gli occhi” e “di chiedere che l’Armenia adempia ai suoi obblighi”