Bahrain. Firmato un accordo di cooperazione per la sicurezza con Israele

di Alberto Galvi –

Israele e Bahrain hanno firmato un accordo di cooperazione per la sicurezza, il primo tra Israele e una nazione del Golfo. Il Bahrain, insieme agli Emirati Arabi Uniti, ha normalizzato le relazioni con Israele nel 2020 in base agli Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti, in parte per preoccupazioni condivise sull’Iran.
Il Bahrain ospita il quartier generale della Quinta Flotta degli Stati Uniti e alcune operazioni del CENTCOM (Central Command). In settimana Israele si è unito a un’esercitazione navale guidata dagli Stati Uniti insieme a 60 nazioni tra cui Emirati Arabi Uniti, Bahrain , Arabia Saudita e Oman, questi ultimi due paesi con cui Tel Aviv non ha relazioni diplomatiche.
Il Bahrain è uno dei quattro paesi arabi che hanno aderito agli Accordi di Abramo, una serie di patti diplomatici con Israele mediati dall’amministrazione Trump. Gli altri tre paesi sono Emirati Arabi Uniti, Sudan e Marocco.
Dopo l’accordo i paesi hanno aperto ambasciate, firmato una serie di intese e stabilito voli diretti e rapporti d’affari. Gli accordi hanno fatto infuriare i palestinesi, che si sono sentiti traditi nella loro causa nazionale.
Radicati nelle loro preoccupazioni nei confronti dell’Iran, Israele e Bahrain hanno mantenuto per anni legami di sicurezza segreti. I governanti del Bahrain hanno accusato Teheran di armare gruppi e fomentare il dissenso sull’Isola, cosa che l’Iran ha negato con forza.
Nel quarto attacco avvenuto nelle ultime settimane gli Emirati Arabi Uniti hanno intercettato tre droni che sono entrati nel loro spazio aereo lanciati dagli houthi yemeniti, allineati con l’Iran, in un’escalation con una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita e che include tra gli altri gli Emirati Arabi Uniti.
Una delle questioni più controverse per la popolazione del Bahrain è la normalizzazione dei rapporti con Israele. La popolazione del Bahrain è a maggioranza sciita e da tempo accusa i governanti musulmani sunniti del paese di venir trattata come una seconda categoria di cittadini.