di Enrico Oliari –
Attacco rivendicato dall’Isis in un bar ristorante di Dacca frequentato abitualmente da funzionari diplomatici stranieri, l’Holey Artisan Bakery: un commando di 9 individui ha fatto irruzione verso le 21.00 di ieri sera (o.l.) nel locale lanciando granate e sparando al grido di “Allah akbar”, uccidendo 20 persone e ferendone una quarantina.
Tra gli uccisi vi sono 9 italiani dei 12 presenti nel locale al momento dell’attacco. La Farnesina ha riportato i loro nomi: si tratta di Adele Puglisi, Marco Tondai, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti, imprenditori e commercianti del settore dell’abbigliamento che si erano dati appuntamento per una cena. Uno dei commensali, Gianni Boschetti, si è salvato nascondendosi nel giardino, dove è stato recuperato dalle teste di cuoio, i Rab, e poi ascoltato.
Lo chef per il gelato Jacopo Bioni è riuscito a scappare con altri dipendenti rifugiandosi in un primo momento sul tetto. Un altro italiano, di cui non sono state rese note le generalità, è al momento ancora disperso.
La rivendicazione dei jihadisti di Ansar al-Islam, diramazione locale dell’Isis, è stata ancora una volta diffusa attraverso dall’agenzia di stampa dell’Isis Amaq, poi intercettata dal Site, organizzazione informatica che monitora i messaggi dei terroristi.
Alle 7.40 del mattino (o.l.) un centinaio di agenti hanno compito il blitz, protrattosi per quattro ore: la scena rinvenuta è stata agghiacciante, con molte delle vittime sgozzate per non aver saputo recitare i versi del Corano. Dei nove terroristi sei sono rimasti uccisi nell’azione due sono stati feriti e catturati e uno sarebbe riuscito a scappare. Fra le altre vittime vi sono diversi giapponesi. 13 ostaggi sono stati liberati.
L’ambasciata d’Italia si trova a soli 200 metri dal locale e l’ambasciatore Mario Palma, che ha seguito minuto per minuto l’evolversi dei fatti, aveva da subito riferito che “non vi è spazio per i negoziati, i terroristi sono determinati a non trattare”.
Sempre nella zona vi è il luogo dove il 28 settembre è stato ucciso l’italiano Cesare Tavella, per cui sono stati poi arrestati quattro jihadisti dell’Isis.
Il Site ha riferito che negli ultimi 18 mesi sono 48 le persone uccise dall’Isis in Bangladesh.
