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Ancora un caso di cristiano trucidato dall’Isis in Bangladesh: un commerciante, il 65enne Sunil Gomes, è stato ucciso a colpi di machete sulla testa nel suo negozio di Bonpara, situato nei pressi della chiesa del villaggio.
Il fatto è stato rivendicato dall’Isis, che in un comunicato ripreso dall’agenzia di stampa Amaq ha scritto che è “parte di una serie di operazioni in Bangladesh”.
Negli ultimi tre anni sono almeno una quarantina le persone uccise per mano dello Stato Islamico: si tratta di cristiani, ma anche di appartenenti ad altre religioni, di blogger e di laici. A fine settembre 2015 l’Isis ha rivendicato l’uccisione del cooperante italiano Cesare Tavella presso la capitale Dacca.
Oltre che dall’Isis, molti fatti di sangue sono stati rivendicati da Jamayetul Mujahideen Bangladesh (JMB), una formazione locale che si prefigge l’instaurazione di uno stato islamico nel paese orientale.
I cristiani rappresentano lo 0,3 per cento dei 150 milioni di abitanti del Bangladesh, e la chiesa di Bonpara è stata inaugurata nel 2012 e dedicata a Maria di Lourdes; fino al 2014 vi ha operato il missionario italiano Dino Giacominelli.
