Brasile. Battisti scarcerato, ma esisterebbe un “piano” per l’estradizione

Notizie Geopolitiche

Su decisione del giudice Luiz Fux del Tribunale regionale federale della terza regione, il terrorista italiano Cesare battisti è stato scarcerato dopo che mercoledì scorso era stato arrestato a Corumbà, nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul, mentre cercava di espatriare in Bolivia. Unica restrizione quella di recarsi una volta al mese in tribunale per confermare la sua presenza a San Paolo, dove risiede, e di rendere conto delle sue attività,
Intanto però è al lavoro sia la diplomazia italiana che l’ufficio del presidente Michel Temer per organizzare l’estradizione di Battisti, per cui esisterebbe un “piano” già pronto. L’ostacolo che al momento si presenta consiste nel fatto che la pena massima prevista in Brasile è di 30 anni di reclusione, mentre l’ex militante dei Nuclei armati proletari è stato condannato in Italia a quattro ergastoli per gli omicidi, in concorso o direttamente il 6 giugno 1978 a Udine di Antonio Santoro, maresciallo della Polizia penitenziaria, il 16 febbraio 1979 a Milano di Pierluigi Torregiani, gioielliere, il 16 febbraio 1979 a Santa Maria di Sala di Lino Sabbadin, macellaio, il 19 aprile 1979 a Milano di Andrea Campagna, agente della Digos.
L’ex terrorista era evaso dal carcere di Frosinone nel 1981 dopo due anni di reclusione, quindi era fuggito in Messico e poi in Francia, per poi riparare in Brasile dove Lula gli aveva concesso asilo politico.
Difficile pensare che grazie alla scarcerazione di oggi Battisti non cerchi di fuggire, dal momento che si fa sempre più probabile l’estradizione verso l’Italia.