Brasile. Bolsonaro usa il calcio per riacquistare popolarità

di Paolo Menchi

In tempi diversi e a latitudine diverse la locuzione “panem et circenses” continua ad essere una fonte ispiratrice per i governi in molte parte del mondo, far godere il popolo di cose futili per far dimenticare i problemi ben più gravi, è una tattica molto efficace e spesso di facile attuazione.
L’ultimo esempio è quello che è successo in Brasile, dove il presidente Bolsonaro ha accettato di ospitare la fase finale della Copa América, a seguito della rinuncia da parte di Colombia per i disordini sociali in corso e Argentina, preoccupata che una manifestazione così sentita possa essere veicolo di maggiore diffusione del Covid, visti i dati preoccupanti delle ultime settimane.
Sembrerebbe quasi che il Brasile sia sulla strada giusta rispetto agli altri paesi della zona per debellare la pandemia ma, purtroppo, i numeri sono impietosi ed anche peggiori degli altri, quindi è chiaro che si tratta di una pure e semplice mossa politica per cercare di recuperare consensi.
Nei giorni scorsi, la già traballante popolarità di Bolsonaro, era stata messa alla prova da una serie di imponenti manifestazioni di piazza contro il modo in cui il suo governo ha gestito l’emergenza sanitaria e il ritardo nei programmi di vaccinazione collettiva.
I suoi stessi alleati di governo hanno dovuto istituire una commissione parlamentare di indagine per acclarare le responsabilità dell’esecutivo sulla cattiva gestione della pandemia che, in teoria, potrebbe portare ad un impeachment del Presidente.
Inoltre è in corso un’indagine da parte della polizia federale nei confronti del ministro dell’ambiente per presunto commercio illegale di legname ed i sondaggi in vista delle elezioni dell’Ottobre 2022 vedono Bolsonaro in netto svantaggio rispetto al redivivo Lula, tornato alla politica dopo essere stato prosciolto dalle accuse che lo avevano portato ad essere arrestato.
Una vittoria della nazionale brasiliana potrebbe avere un forte impatto sulla gente e potrebbe far passare in secondo piano le manifestazioni anti Bolsonaro di queste ultime settimane.
Non è nemmeno la prima volta che l’attuale presidente usa l’arma del calcio per promuovere la sua immagine, infatti si fa spesso fotografare con le magliette delle squadre e non manca mai alle celebrazioni dei trionfi sportivi come quando la nazionale quando vinse l’ultima Copa América o quando il Palmeiras vinse il campionato, poco prima delle elezioni che lo elessero presidente.
Le stesse dittature sudamericane in passato trassero spesso molti vantaggi e popolarità dalle vittorie delle squadre nazionali ai mondiali, basti ricordare il Brasile del 1970 quando vinse in Messico e l’Argentina del 1978 che riuscì addirittura ad organizzare in casa e vincere, non senza polemiche per alcuni risultati ed arbitraggi discutibili, un mondiale che permise a Videla di rafforzarsi agli occhi dell’opinione pubblica.
Secondo il governo il fatto di accettare la manifestazione sportiva che durerà un mese, è un atto di coerenza visto che si stanno disputando i principali campionati nazionali, ma i virologi gli hanno ribattuto che accogliere le delegazioni di altri 9 paesi in un momento di piena crisi pandemica con il numero di morti e contagiati in continuo aumento non è opportuno e potrebbe essere un ulteriore veicolo di contagio.