Brasile. L’ex presidente Bolsonaro accolto a Brasilia da centinaia di sostenitori

di Alberto Galvi

A tre mesi dall’esilio autoimposto, l’ex presidente Jair Bolsonaro è tornato in Brasile, dove è stato accolto da centinaia di sostenitori all’aeroporto della capitale Brasilia. Bolsonaro non ha mai ammesso la sconfitta alle elezioni dello scorso anno, e oggi dovrebbe guidare l’opposizione al presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva. L’8 gennaio i sostenitori di Bolsonaro hanno fatto irruzione negli edifici di Brasilia, sede dei tre rami del governo, nel tentativo di ribaltare con la violenza il risultato delle elezioni. Al suo ritorno Bolsonaro si è recato alla sede del partito Liberale, dove ha incontrato sostenitori e membri del partito.
Prima di salire a bordo di un aereo a Orlando, in Florida, Bolsonaro ha minimizzato il suo ruolo di leader nel partito Liberale, ma utilizzerà la sua esperienza per aiutare la campagna del suo partito alle elezioni municipali del prossimo anno, aggiungendo che il voto che ha perso a ottobre è un capitolo chiuso. Nonostante ciò sono stati mobilitati centinaia di agenti di polizia per timori di ulteriori violenze, che per fortuna non ci sono state quando Bolsonaro è atterrato nella capitale del Brasile.
Sebbene Bolsonaro goda del sostegno della destra brasiliana, il suo percorso verso la rielezione potrebbe essere complicato a causa di una dozzina di inchieste che potrebbe dover affrontare in patria. Le indagini si sono concentrate sul suo presunto ruolo nell’incoraggiare i sostenitori a prendere d’assalto gli edifici governativi durante le rivolte dell’8 gennaio. L’ex leader è anche oggetto di un’indagine della polizia, secondo cui i membri del personale della sua amministrazione avrebbero tentato di portare milioni di dollari in gioielli nel paese senza dichiararlo, dopo un viaggio nel 2021 in Arabia Saudita.
I tribunali elettorali brasiliani stanno esaminando le sue azioni durante la campagna dello scorso anno, in particolare in relazione alle sue affermazioni infondate secondo cui il sistema di voto elettronico fosse suscettibile di frode. Se Bolsonaro verrà dichiarato colpevole in uno qualsiasi di questi casi, perderà i diritti politici e non potrà candidarsi alle prossime elezioni.
In questo momento Bolsonaro non ricopre cariche elettive, ma il suo primo obiettivo sarà quello di radunare l’opposizione al governo di Lula.