Brexit. Domani May chiederà un altro rinvio

Barnier, ‘La durata di un’estensione dovrà essere in linea con l’obiettivo dell’estensione stessa’.

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La premier britannica Theresa May dovrà chiedere all’Unione Europea un rinvio della Brexit. Lo ha stabilito ieri sera il Parlamento britannico approvando un emendamento presentato dalla laburista Yvette Cooper nel quadro della legge sulla Brexit ed approvato in modo fulmineo (3 giorni) sia dalla Camera dei Lord che da quella dei Comuni.
May aveva già fatto sapere la sua intenzione di chiedere a Bruxelles un rinvio fino al 30 giugno (ma si parla anche di 31 dicembre), cosa che obbligherebbe tecnicamente la Gran Bretagna a partecipare alle elezioni europee, ma ora la premier ha un mandato vero e proprio stabilito dalla legge.
L’incontro con la controparte, cioè l’Unione Europea, è previsto per domani, ma non è detto che l’ulteriore rinvio della Brexit venga accettato da Bruxelles.
Diplomaticamente il capo negoziatore europeo Michel Barnier ha detto oggi che “La durata di un’estensione dovrà essere in linea con l’obiettivo dell’estensione stessa”, ovvero che bisogna vedere le motivazioni addotte dai britannici per il nuovo rinvio, dal momento che si è passati dal 29 marzo al 12 aprile ed ora già si parla di giugno.
In realtà May non sta riuscendo a far approvare dal suo Parlamento alcun accordo per via dei contrasti fra i partiti ed interni agli stessi, ma dalla sua ora ha una legge, approvata settimana scorsa, che impone un’uscita dall’Ue con un accordo volto ad evitare il “no deal”, cioè la paventata Hard Brexit.
Tra gli scogli al momento non superati vi sono la questione del confine nordirlandese e lo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna.