Burkina Faso. Sanzioni dell’ECOWAS e dell’Ua al MPSR che ripristina la costituzione

di Alberto Galvi

L’ECOWAS (Economic Community of West African States) ha sospeso il Burkina Faso all’indomani del colpo di Stato militare, rendendolo la terza nazione del blocco regionale ad essere punita per un’iniziativa militare in soli 18 mesi. Anche l’Ua ha dichiarato di aver votato per sospendere la partecipazione del Burkina Faso fino all’effettivo ripristino dell’ordine costituzionale nel paese.
Il blocco regionale aveva sospeso il vicino Mali dopo il colpo di Stato nell’agosto 2020 e poi aveva intrapreso un’azione simile contro la Guinea, dopo che il presidente era stato rovesciato lo scorso settembre.
Il Burkina Faso è sotto assedio dagli attacchi degli estremisti islamici e finora 1,4 milioni di persone sono state sfollate a causa del conflitto iniziato nel 2021, indivisui costretti alla fuga che oltre il 6 per cento della popolazione.
Per affrontare le forze jihadiste un gruppo di mercenari russi ha offerto i propri servigi ai nuovi leader del Burkina Faso, dal momento che la presenza francese si sta rivelando sempre più impopolare nella regione e il presidente Emmanuel Macron ha iniziato a ridurre il numero delle truppe nella regione.
Dal 15 al 23 gennaio circa 60 terroristi sono stati uccisi dalle forze armate francesi dell’operazione Barkhane e dalle forze armate del Burkina Faso, anche attraverso un’operazione congiunta nel Nord del paese.
L’ECOWAS ha anche chiesto l’immediato rilascio dagli arresti domiciliari del presidente estromesso e di altri funzionari detenuti: nei giorni scorsi l’esercito ha arrestato Kaboré, sospeso la costituzione e sciolto il governo e il parlamento.
Kaboré aveva vinto le elezioni presidenziali nel novembre 2020, mentre l’MPP (People’s Movement for Progress), che è il partito al governo, aveva ottenuto una comoda maggioranza nell’Assemblea nazionale insieme ai suoi alleati.
Le sanzioni potrebbero rivelarsi efficaci per il Burkina Faso, ma gli inviati dell’Africa occidentale e delle Nazioni Unite si dirigono ai colloqui con i leader del colpo di Stato.
Il movimento che ha guidato il colpo di Stato è capeggiato dal tenente colonnello Paul-Henri Damiba del MPSR (Mouvement Patriotique pour la Sauvegarde et la Restauration), che rappresenterà una sfida immediata allo stato di diritto interno e alla sicurezza e alla cooperazione politica nella regione.
Intanto il governo militare del Burkina Faso ha dichiarato di aver ripristinato la costituzione, assicurando la continuità dello Stato in attesa dell’istituzione di organi di transizione, identificando il leader del MPSR, Damiba, come presidente del paese e leader supremo delle Forze armate. Il MPSR nominerà anche due vicepresidenti.