Burundi. L’ex primo ministro Bunyoni è stato accusato di attentato alla sicurezza nazionale

di Alberto Galvi

L’ex primo ministro del Burundi, Alain-Guillaume Bunyoni, è stato accusato di attentato alla sicurezza nazionale. Il suo processo si è aperto a fine settembre, ed è stato tenuto in custodia cautelare. Durante il processo svoltosi davanti alla Corte suprema, Bunyoni ha denunciato le terribili condizioni della sua detenzione.
Un tribunale del Burundi gli ha negato la libertà su cauzione. Oltre ad essere accusato di minare il corretto funzionamento dell’economia nazionale e la sicurezza interna dello Stato, nonché di arricchimento illegale, Bunyoni è accusato anche di insulto al presidente e di possesso illegale di armi.
Bunyoni è stato a lungo considerato il vero numero due del regime e il leader dei generali che lavorano dietro le quinte.
Stretto alleato dell’ex presidente Pierre Nkurunziza, Bunyoni era una figura influente nel partito al potere CNDD-FDD (Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia – Forze per la Difesa della Democrazia). E’ stato arrestato lo scorso aprile a Bujumbura. Era primo ministro dal giugno 2020, ed è stato destituito nel settembre 2022, pochi giorni dopo che il presidente Evariste Ndayishimiye ha denunciato i piani di un colpo di Stato.
Per quanto riguarda la comunità internazionale, questa ha accolto con favore una certa apertura del paese da quando Evariste Ndayishimiye è salito al potere nel giugno 2020, in seguito alla morte improvvisa di Pierre Nkurunziza; una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha dichiarato nel settembre 2021 che la situazione dei diritti umani in Burundi rimane comunque “disastrosa “.
Bunyoni ha posto lentamente fine agli anni di isolamento del Burundi sotto il governo di Nkurunziza. Il Paese è situato nella regione dei Grandi Laghi, ed è il più povero del mondo in termini di PIL pro capite.