Canada. Il governo vieterà temporaneamente l’importazione di pistole

di Alberto Galvi

Il governo canadese ha dichiarato che vieterà temporaneamente l’importazione di pistole soggette a restrizioni a partire dal 19 agosto prossimo, in una mossa intesa a velocizzare le regole proposte nella legislazione sul controllo delle armi annunciata a maggio. Con questo divieto temporaneo gli individui e le aziende non saranno più in grado di importare pistole in Canada, fatte salve eccezioni limitate che rispecchiano quelle del disegno di legge C-21. Questo divieto rimarrà in vigore fino all’approvazione della legislazione per congelare permanentemente le importazioni di pistole.
Il governo ha presentato a maggio il disegno di legge C-21 che propone una serie di riforme ai sensi del Firearms Act per contrastare la violenza armata: si tratta di una legislazione sul controllo delle armi che include il congelamento nazionale dell’importazione, dell’acquisto, della vendita e del trasferimento di armi in Canada. La legge non è stata approvata prima che il Parlamento prendesse la pausa estiva e sarà nuovamente discussa quando i parlamentari torneranno a Ottawa. Le modifiche normative dovrebbero entrare in vigore nell’autunno del 2022.
Il Canada ha leggi sulle armi molto più severe rispetto agli Stati Uniti, ma i canadesi possono possedere armi da fuoco a condizione che abbiano una licenza. Devono essere registrate anche le armi da fuoco soggette a restrizioni o vietate, come le pistole. Le pistole sono le armi più usate nella maggior parte dei crimini violenti in Canada tra il 2009 e il 2020. Il numero di pistole registrate nel paese è aumentato del 71 percento tra il 2010 e il 2020, raggiungendo circa 1,1 milioni. Tra gennaio e giugno il Canada ha importato pistole e revolver per un valore di 26,4 milioni di dollari, con un aumento del 52 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.