di Alberto Galvi –
Si è conclusa dopo quasi mille giorni di dibattito in un tribunale canadese la vicenda che ha coinvolto il direttore finanziario del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei Meng Wanzhou. La Meng rischia l’estradizione negli Usa per rispondere delle accuse di frode e cospirazione nei confronti della HSBC Bank, falsando i collegamenti tra Huawei e Skycom, una sussidiaria che vendeva apparecchiature per le telecomunicazioni all’Iran.
Il dipartimento di Giustizia degli Usa afferma che le azioni della Meng hanno messo la banca a rischio di violazione delle sanzioni statunitensi, poiché accusata di crimini legati allo spionaggio.
Il caso è stato chiuso ufficialmente il 18 agosto, e il giudice capo della Corte Suprema della Columbia Britannica Heather Holmes ha dichiarato che emetterà la sua decisione sull’estradizione il 21 ottobre.
L’arresto della Meng nel dicembre 2018, durante uno scalo a Vancouver, è diventato motivo di tensione tra Cina e Usa. Pochi giorni dopo la Cina ha arrestato due uomini canadesi, l’uomo d’affari Michael Spavor e l’ex diplomatico Michael Kovrig accusati di crimini legati allo spionaggio. Il Canada ha respinto le accuse, ma Spavor è stato recentemente condannato a 11 anni di carcere.
Meng si è dichiarata non colpevole e i suoi avvocati hanno respinto le accuse degli Usa contro di lei. I suoi avvocati hanno sostenuto che la sua estradizione dovrebbe essere sospesa perché gli Usa hanno ingannato il Canada quando hanno riassunto le prove contro di lei.
I pubblici ministeri canadesi hanno sostenuto che gli Usa hanno valide prove contro la Meng e che le prove sono sufficienti per andare in tribunale e consentire l’estradizione. Se trasferita negli Usa per il processo la figlia del fondatore di Huawei potrebbe affrontare più di 30 anni di carcere.
Se Holmes si pronuncerà a favore dell’estradizione, la decisione finale sarà presa dal ministro della Giustizia canadese. Entrambe le decisioni possono essere impugnate dal team legale della Meng, il che potrebbe significare che il caso andrà avanti nei tribunali per anni.
