Catalogna. Michel, ‘nessun privilegio per Puigdemont’. Sciopero generale nella regione

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Il premier belga Charles Michel è intervenuto oggi sulla presenza ingombrante nel suo paese dell’ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemon, affermando che si tratta di “un cittadino europeo che deve rispondere delle proprie azioni, con i suoi diritti e doveri, senza privilegi”. Sottolineando che “C’è una crisi politica in Spagna, non in Belgio”, Michel ha fatto notare che “ogni cittadino ha diritto di presentare domanda di asilo, ma non è un affare che riguarda il governo”.
Era stato il ministro fiammingo (e indipendentista) dell’Asilo e della Migrazione Theo Francken a suggerire a Puigdemont, Clara Ponsatì, Antoni Comin, Lluis Puig e Meritxell Serret di riparare in Belgio per sfuggire al mandato di arresto europeo, pur osservando da subito che che la cosa “ci metterebbe in una posizione diplomatica delicata con la Spagna”. I giudici stanno in questi giorni decidendo circa la richiesta di Madrid di riconsegnare i 5 fuggiaschi.
Intanto la Corte costituzionale spagnola ha ufficialmente cassato “La dichiarazione di indipendenza del 27 ottobre” in quanto “nulla e incostituzionale”.
Sempre oggi è in corso in Catalogna uno sciopero generale che sta paralizzando la regione, ed il traffico è stato interrotto in 70 punti su strade e autostrade: i manifestanti chiedono la liberazione dei membri del governo regionale arrestati, considerati ”detenuti politici”, ovvero il vicepresidente catalano Oriol Junqueras, Joaquim Forn, Jordi Turull, Raul Romeva, Josep Rull, Carlesd Mundò, Dolors Bassa e Meritxell Borras; resta ibero Santi Vila, che si era dimesso dalla sua carica il giorno prima della proclamazione dell’indipendenza. L’arresto preventivo stato motivato con il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove.