Centroamerica. Unhcr, ‘Nel 2017 i profughi aumentati del 60%’

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Le migrazioni dai Paesi del Centro America sono aumentate in un anno del 60%, superando quota 290mila persone: lo ha denunciato l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), nel corso di un incontro sul tema nella sede di Ginevra.
I dati fanno riferimento al 2017, e secondo l’Unhcr a determinare un cosi’ alto numero di profughi e’ l’inasprirsi delle violenze da parte dei gruppi armati, delle bande criminali e delle persecuzioni a danno della popolazione civile, in particolare in Guatemala, Honduras ed El Salvador.
“Veniamo continuamente a conoscenza di persone che chiedono lo status di rifugiati”, ha detto Aikaterini Kitidi, portavoce di Unhcr. Tra questi e’ stata osservato “anche un numero crescente di bambini, che fuggono dall’arruolamento forzato da parte delle bande criminali armate”. Ma gli adulti riferiscono spesso anche di aver ricevuto “minacce di morte”.
Rispetto al 2011 la quota di sfollati interni che cercano protezione internazionale e’ addirittura aumentata di 16 volte.
I richiedenti asilo cercano di entrare attraverso vie illegali principalmente in Messico o negli Stati Uniti, ma secondo Kitidi stanno aumentando anche verso altri Paesi, come Costa Rica e Panama. Inoltre, a livello globale, le richieste di asilo da parte di centroamericani sono state 130.500 nel 2017, e 350mila tra il 2011 e il 2015.
Queste persone, affidandosi ai trafficanti sono esposti a violenze, rapine, abusi sessuali e altre forme di sfruttamento, come ha denunciato ancora la portavoce Unhcr, che ha concluso chiedendo più finanziamenti da parte alla comunità internazionale per far fronte alla crisi: dei 36 milioni di dollari necessari, al momento l’agenzia Onu ne ha raccolti solo 4 in questo primo quadrimestre del 2018.