Ciad. Si è dimesso il ministro ad interim degli Affari esteri Mahamat Zene Cherif

di Alberto Galvi

Si è dimesso a causa di disaccordi con il governo militare al potere il ministro ad interim degli Affari esteri del Ciad Mahamat Zene Cherif, uscita di scena di un elemento chiave nei negoziati avviati dal leader della giunta generale Mahamat Idriss Deby per tenere le elezioni dopo un periodo di transizione di 18 mesi.
I colloqui sono iniziati il 20 agosto dopo ripetuti rinvii, ma sono stati boicottati da molti partiti dell’opposizione, dai ribelli e da parti della società civile. Le dimissioni di Cherif sono arrivate nel momento in cui sono in corso a Doha gli incontri del governo con vari esponenti dei gruppi ribelli e dell’opposizione.
I militari hanno preso il potere l’anno scorso, e in agosto le autorità di transizione del Ciad hanno firmato un patto di pace con più di 30 fazioni ribelli e di opposizione che hanno accettato di unirsi a un dialogo nazionale dopo anni di disordini.
Poco dopo aver vinto le elezioni il presidente Idriss Deby è stato ucciso su un campo di battaglia nell’aprile 2021, mentre visitava le truppe che combattevano i ribelli.
Successivamente i militari hanno insediato suo figlio come presidente ad interim; questi ha avviato i colloqui con diversi gruppi ribelli che avevano a lungo sfidato il regime di suo padre. Il generale Mahamat ibn Idriss Déby Itno aveva anche sciolto il Parlamento e sospeso la costituzione.
Il Ciad è stato a lungo un alleato occidentale contro i combattenti dei gruppi armati. Cherif è stato nominato ministro degli Affari esteri per il governo di transizione nel maggio 2021. In Ciad le potenze regionali e internazionali stanno spingendo per un rapido ritorno alla democrazia.