Cina. Inviato il nuovo ambasciatore in Afghanistan

di Alberto Galvi

La Cina ha inviato un nuovo ambasciatore in Afghanistan, da quando i talebani hanno ripreso il potere a Kabul due anni fa. Il primo ministro Mohammad Hassan Akhund ha accettato le credenziali dell’ambasciatore Zhao Xing durante una cerimonia nella capitale afghana.
Pechino non ha specificato se la nomina dell’ambasciatore Zhao Xing costituisca un passo verso il riconoscimento formale del governo talebano. La Cina è il primo paese a nominare formalmente un ambasciatore da quando i talebani hanno ripreso il controllo del paese nell’agosto 2021, in seguito al ritiro delle truppe statunitensi.
Circa due dozzine di paesi hanno attualmente le loro ambasciate a Kabul. India, Pakistan, Qatar, Russia Iran, Emirati Arabi Uniti e Uzbekistan sono tra i paesi che hanno mantenuto o riaperto le loro missioni diplomatiche in Afghanistan dopo la presa del potere dei talebani. La comunità internazionale ha chiesto alle autorità fondamentaliste afghane di allentare le restrizioni sull’accesso delle donne all’istruzione e al lavoro prima di accettare il governo come legittimo.
Il precedente ambasciatore cinese in Afghanistan, Wang Yu, ha assunto l’incarico nel 2019 e ha completato il suo mandato il mese scorso. Secondo fonti diplomatiche a Kabul, diversi ambasciatori nominati durante il precedente governo afghano sono prossimi alla scadenza del loro mandato.
Pechino ha adottato misure per aiutare i talebani a stabilizzare l’economia afghana e ad affrontare una terribile crisi umanitaria. Le nazioni occidentali hanno sospeso tutti gli aiuti finanziari e hanno imposto sanzioni economiche ai nuovi governanti di Kabul, dopo aver lasciato il paese.
La Cina non è una sostenitrice del governo talebano, ma gli investitori cinesi hanno firmato importanti accordi con Kabul nei settori minerario e petrolifero. Gli scettici mettono in dubbio la fattibilità di questi contratti, citando le sanzioni bancarie e finanziarie internazionali.
La Cina non è disposta ad accettare un rappresentante talebano a livello di ambasciatore a Pechino. Per fare questo i cinesi hanno già chiesto ai talebani di modernizzare il loro governo.